Un -35% di emissioni di Co2 negli ultimi sette anni, insieme a un risparmio d’acqua pari a oltre 500 piscine olimpioniche. Sempre più green il marchio di Eridania, icona della dolcificazione dal 1899 e sempre più “verde”. L’azienda dal 2013 è proiettata verso la sostenibilità ambientale che ha portato nel settembre scorso al riconoscimento di “Marchio Storico di interesse nazionale”. Tra le novità più rilevanti del corso ‘più verde’, i nuovi pack ‘parlanti’, che illustrano i miglioramenti in termini di produzione, trasporto e risorse utilizzate; la certificazione di sostenibilità EPD; il consolidamento di realtà già esistenti come il sistema di trasporto unico – su rotaia – che consente di abbattere le emissioni di Co2, e il rinnovo della collaborazione con l’ADI – Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica per un consumo responsabile. Per quanto riguarda il packaging, l’inconfondibile colore rosso dei pack Eridania rimarrà invariato, ma sulle nuove confezioni di zucchero verrà reso ancora più chiaro l’impegno per un futuro più “dolce” e il “risparmio” in termini di emissioni di Co2, acqua ed energia utilizzata per un impatto più leggero sul Pianeta e sulle sue risorse.
“Come leader in Italia nel settore della dolcificazione ascoltiamo con attenzione i bisogni dei consumatori che oggi, più che in passato, chiedono trasparenza rispetto ai prodotti che acquistano e consumano – spiega Alessio Bruschetta, nella foto, direttore generale Eridania Italia. Oggi siamo sempre più informati e consapevoli nelle scelte, guidate dalle tante informazioni a disposizione per scegliere le aziende e i brand a cui affidarsi. Ci teniamo che il nostro impegno nei confronti dell’ambiente sia immediatamente riconoscibile alla vista dei nuovi pack, ma non intendiamo fermarci qui. Nei prossimi anni – conclude Bruschetta – guarderemo con ancora più attenzione alla sostenibilità dei nostri prodotti, avendo bene in mente i successi raggiunti dal Gruppo Cristal Union, e gli obiettivi di filiera che si è posto, come la riduzione delle emissioni di gas serra del 35% entro il 2030, con un risparmio di 265.000 tonnellate di CO2; il riutilizzo del 100% dell’acqua contenuta nelle barbabietole da zucchero; il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2050”.