Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, afferma al Forex di Parma che la crescita del Pil “si avvicinerebbe nella media di quest’anno al 4% per poi attenuarsi nei prossimi due”.
In relazione al debito pubblico, Visco considera che la marcata riprese dell’economica è stata decisiva per interrompere l’aumento del rapporto tra debito pubblico e prodotto, che alla fine del 2021 potrebbe essere sceso su valori prossimi al 150 per cento (da circa il 156 per cento raggiunto nel 2020).
La situazione è parallela a quella delle banche italiane, le quali hanno una situazione patrimoniale solida e la qualità del credito ha continuato a migliorare, anche beneficiando delle misure di sostegno. I casi di fragilità si riscontrano principalmente presso le banche di dimensione medio-piccola e con un modello di attività tradizionale.
Visco giudica con favore interventi mirati sul caro bollette o su singoli settori in difficoltà, ma non a favore a generali misure “generalizzate di stimolo” che determinerebbero tensioni sui prezzi e rischi “per l’equilibrio dei conti pubblici.