Sono ben cinque i nuovi composti naturali che potrebbero inibire una proteina fondamentale per la replicazione di SARS-CoV-2. A individuarli uno studio, pubblicato sul Journal of Chemical Information and Modeling, condotto dagli scienziati della Facoltà di Chimica e dell’Istituto di Chimica Teorica e Computazionale (IQTC) dell’Università di Barcellona, che hanno utilizzato il database Selleck, una libreria chimica con quasi 2.000 composti, per identificare potenziali bersagli contro il nuovo coronavirus.Oltre ai vaccini e ai farmaci approvati dalle autorità sanitarie, spiegano gli autori, è fondamentale identificare cure per combattere l’infezione virale successivamente alla manifestazione dei sintomi. Il team, guidato da Jaime Rubio Martínez, ha scoperto cinque sostanze in grado di contrastare Mpro, una proteina con un ruolo essenziale nella replicazione del virus. I ricercatori hanno utilizzato lo screening virtuale, una procedura affidabile, veloce ed efficiente per trovare composti bioattivi che potrebbero essere utilizzati contro uno specifico target molecolare. Il gruppo di ricerca ha infatti condotto un’indagine attraverso il database Selleck, che conserva informazioni relative a quasi 2.000 composti. Gli studiosi hanno previsto la posizione di interazione più favorevole per il legame tra il composto e la proteina bersaglio. Gli esperti hanno inizialmente selezionato 11 elementi potenzialmente efficaci, che sono stati testati in vitro per valutare la loro capacità di inibire la proteasi di Mpro. Il lavoro ha portato all’identificazione di cinque potenziali candidati antivirali che potrebbero contribuire a contrastare l’infezione da SARS-CoV-2. Per i prossimi lavori, gli autori sperano di valutare l’efficacia di questi composti in modelli animali, in modo da individuare nuove potenziali strategie farmaceutiche per i pazienti Covid-19.