Forse realizzato a cavallo del 1500 o del 1600, il pregevole affresco rinvenuto in una cripta nella Basilica di Acireale, raffigurante Gesù in crocifissione, realizzato come un giovane con gli aperti, sguardo sereno, circondato da anime purganti avvolte dalle fiamme.
“Si tratta – spiega la diocesi – di una scoperta non indifferente, che dimostra quanto il sottosuolo sia ricco di opere e manufatti ancora celati. Sono ancora in corso lavori di studio e messa in sicurezza del sito al fine di accertare in quale periodo storico risale il ritrovamento”.
Paolo Bella, incaricato di seguire i lavori, ha dichiarato: “non è stato ancora datato, – riferendosi all’affresco, – ma orientativamente si presume possa essere a cavallo tra il 1500 e il 1600. E’ ricoperto da diversi strati di sporcizia e di polvere, ma un minimo di circolazione d’aria c’è. Fortunatamente è ben conservato. Lo spazio della cripta è di appena due metri quadri. Lì – prosegue – c’era il cimitero della confraternita di San Pietro”.