Vitesco Technologies Italy, la società leader mondiale nella produzione di elettroiniettori per motori a benzina, celebra 35 anni di attività e si appresta ad affrontare una nuova sfida: la transizione energetica. La storia dell’azienda inizia nel 1987 con 9 ‘pionieri’ incaricati dalla multinazionale Siemens che, allora, aveva trovato sul territorio toscano competenze ed esperienze consolidate nel campo della meccanica e della meccatronica. Oggi l’azienda impiega più di 900 dipendenti nelle due sedi di Fauglia e di S. Piero a Grado, in provincia di Pisa, ha un fatturato importante e un parco prodotti ampliato: oltre agli elettroiniettori produce Fuel Rail per motori a benzina e dispositivi per ridurre le emissioni nocive di scarico nei motori diesel. Quello italiano è uno stabilimento guida per la progettazione e la produzione di massa di iniettori ed è riconosciuto come specialista nei sistemi di produzione altamente automatizzati e nello sviluppo delle tecnologie Industry 4.0 nel mondo Vitesco e sul territorio toscano.Negli anni l’azienda ha cambiato ragione sociale e gruppo: da Siemens, a Continental e ora Vitesco Technologies. La determinazione a reagire non è venuta meno neanche quando la casa madre ha annunciato l’uscita dal business dei motori a combustione interna, con l’obiettivo di concentrare le energie totalmente sui componenti per vetture elettriche.
Nel 2021 la Vitesco, sfruttando anche la consolidata collaborazione con l’Università di Pisa, Confindustria e Regione Toscana, ha sviluppato e portato a termine un percorso per preparare 100 ingegneri e tecnici, dipendenti dell’azienda, nel campo dei motori elettrici. Un lavoro impegnativo di aggiornamento delle competenze professionali che i destinatari hanno accolto con entusiasmo e impegno.
Oggi la Vitesco Technologies sta sviluppando, in collaborazione con piccole e medie imprese toscane progetti di ricerca avanzati e innovativi.
Il Ceo Riccardo Toncelli è convinto “che saranno anni impegnativi – spiega – , ancora segnati dalla crisi dei semiconduttori, ma soprattutto di profonda trasformazione per il passaggio alla propulsione elettrica rispetto alla quale, per fortuna, il nostro gruppo ha idee e strategie ben chiare. Il nostro stabilimento sta cercando la propria strada, sfruttando le opportunità che le tecnologie emergenti ci offrono e continuando a contare sull’aiuto di un territorio per il quale pensiamo di essere un importante patrimonio da difendere. Insomma la sfida continua e non ci spaventa, lo facciamo ormai da 35 anni”.
“La storia di Vitesco Technologies – commenta Patrizia Alma Pacini, presidente dell’Unione Industriale Pisana – attraversa 35 anni di storia italiana e mondiale per nulla facili e anzi segnati da ripetute crisi e costanti incertezze. La presenza e la permanenza da tre decenni di una multinazionale come Vitesco sul nostro territorio sono certamente un importante risultato, segno di una realtà capace di trattenere le eccellenze, ma rappresentano anche un motivo di costante riflessione e di stimolo”. “Vitesco – aggiunge Pacini – è difatti tra le aziende chiamate ad affrontare alcune delle maggiori sfide in ambito industriale in questo momento; è perciò quanto mai importante che il nostro territorio sia ancora più attrattivo e superi una serie di punti ancora assai critici, come infrastrutture da potenziare, lentezza burocratica e mancanza di incentivi specifici, trasformandoli in nuove opportunità”.