Nel 2021, in Emilia-Romagna, sono stati effettuati 493 trapianti, 101 in più rispetto al 2020. Lo rende noto l’ente regionale. Tra questi, per la prima volta in Italia, l’anno passato è stato trapiantato un fegato da un paziente in morte cardiaca e positivo al Covid a un ricevente con un grave tumore epatico con pregressa infezione da Sars-Cov-2. Nel 2020, sul totale dei trapianti, 274 sono stati eseguiti al Policlinico Sant’Orsola di Bologna (31 trapianti di cuore, 8 di polmone, 106 di fegato, 126 di rene di cui 36 da vivente). Nel 2020 erano stati 221. Un aumento consistente è stato registrato a Modena, passata da 77 trapianti di fegato nel 2020 (di cui 2 da donatore vivente) a 109 (di cui 7 da donatore vivente nel 2021) attestando l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena come primo Centro Trapianti Fegato in Regione Emilia-Romagna e unico programma che esegue di routine il trapianto di fegato da vivente. Sempre a Modena, lo scorso anno, sono stati eseguiti 34 trapianti di rene (di cui 9 da donatore vivente). In aumento, in tutta la rete regionale, anche i prelievi di cornee, passati da 1.015 nel 2020 a 1581 nel 2021 (+566). Lo scorso anno, i donatori procurati sono stati 188 (156 nel 2020); 166 quelli utilizzati (143 l‘anno precedente). Sono risultati non idonei 46 (rispetto ai 22 precedenti). In regione l’attività di donazione e trapianto da vivente si è notevolmente incrementata con il risultato di 8 trapianti di fegato (su un totale di 215; dunque, 207 da cadavere) e 57 di rene (su un totale di 231; 174 da cadavere). Altra buona notizia quella relativa alla diminuzione, negli ultimi anni, dell’opposizione alla donazione: dal 30,0% del 2018 si è passati al 23,7% del 2019, fino ad arrivare al 22,2% del 2020; percentuale pressoché confermata nel 2021 (22,3%).