(di Tiziano Rapanà) La mitica piadina romagnola, ora, non ha nulla da temere. Non saranno consentite contraffazioni in Canada, perché ora la piadina è inserita nell’elenco delle Indicazioni Geografiche protette riconosciute dal Trademarks Act, in linea con l’accordo commerciale tra Unione Europea e lo Stato del Continente nordamericano (Ceta) che elimina i dazi e difende i prodotti agroalimentari dal rischio di falsificazioni. Guai quindi a imitare la piadina sul mercato canadese. La vera Piadina romagnola Igp dovrà contenere unicamente gli ingredienti tipici della tradizione, ossia farina, acqua, sale e strutto. Naturalmente anche l’olio va bene, anticamente si faceva un grande uso dello strutto perché più alla portata delle massaie (nei tempi antichi, l’olio d’oliva si trovava soltanto nelle tavole delle famiglie più abbienti). Questa iniziativa la si deve al giusto interventismo del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola Igp. Nel settembre del 2018 c’era stato un tentativo di contraffazione: al registro dei marchi canadese era stata depositata una domanda di registrazione del marchio La piadina. Fortunatamente Il Consorzio si era opposto per vie legali, ottenendo l’annullamento della domanda di registrazione del marchio da parte dell’Ufficio per la Proprietà industriale canadese. Per Alfio Biagini, presidente del Consorzio di promozione e tutela della Piadina romagnola Igp, il Canada “rappresenta un importante mercato per la Piadina Romagnola Igp, e siamo orgogliosi che il grande Stato nordamericano possa conoscere la vera piadina romagnola, quella prodotta in Romagna rispettosa della sua tradizione”. Ci sono molti modi per consumare, al meglio, la piadina e probabilmente i canadesi avranno ordito piatti di grande gusto e fantasia. Sommessamente vi suggerisco di mangiarla con prosciutto crudo di Parma o di Martina Franca e stracchino. Oppure datevi al trittico della golosità con il culatello di Zibello, ventricina piccante e cacio cavallo. Non è il caso che inseriate la mozzarella nella varietà dei condimenti, figli della vostra spumeggiante creatività: c’è il rischio che la piada perda letteralmente acqua da tutte le parti. Il Sangiovese è il vino perfetto per essere bevuto, in queste occasioni. In alternativa, vi consiglio l’ottimo Priamo prodotto da Cantine Due Palme e realizzato con uve “Nero di Troia”.