Avete ancora tempo per visitare la grande mostra-evento, che vi aprirà gli occhi sulla nostra Italia. Approfittate della circostanza per fare un viaggio unico e senza tempo nel mito del “Bel Paese”. Presso le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, nella foto l’a. d. Carlo Messina, in Piazza Scala a Milano, fino al 27 marzo 2022, è possibile ammirare -“Grand Tour. Sogno d’Italia da Venezia a Pompei”, una mostra di eccezionale valore artistico, storico e identitario. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in partnership con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, l’esposizione è curata da Fernando Mazzocca con Stefano Grandesso, Francesco Leone e con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli.
Un’occasione speciale per ripercorrere le suggestioni e la struggente bellezza che il nostro “Bel Paese” ha saputo generare in molti viaggiatori, letterati, collezionisti ed artisti in uno dei periodi di maggiore fermento artistico e culturale , che corrisponde all’arco temporale a cavallo tra la fine del Seicento e la prima metà dell’Ottocento. In questo periodo l’Italia fu letteralmente e amorevolmente presa d’assalto.
Gesta romantiche di viaggiatori assetati di conoscenza con la luce della curiosità negli occhi, percorsi dissestati da affrontare con mezzi di trasporto precari e la costante minaccia del brigantaggio.
Intellettuali, artisti, collezionisti, esperti di scultura antica, giovani poeti, avventurieri, rampolli dell’alta società, letterati e nobili si riversarono da tutt’Europa in Italia, dalla Russia e in seguito anche dall’America. Il grande viaggio, presto denominato “Grand Tour”, cominciò a rappresentare una sorta di eterna raffigurazione nel centro idealizzato di una bellezza “classica”, capace di offrirsi geograficamente ovunque nelle sue multiformi espressioni naturalistiche, archeologiche e architettoniche di splendore. Un momento imprescindibile in un percorso educativo e formativo.
Il percorso espositivo ci guida attraverso la rappresentazione iconica di grandi città, a partire dalla venerata Roma e da Venezia, Firenze e Napoli, passando poi per borghi intimi, paesaggi e fenomeni geologici di eccezionale impatto emotivo e scenografico, come le Alpi, il Vesuvio, l’Etna, Pompei ed Ercolano, fino alla narrazione di costumi e tradizioni popolari quali il carnevale, la musica e il teatro.
La mostra ha l’intento di restituire allo sguardo e all’animo del visitatore, in un fertile dialogo di rimando implicito con l’oggi, l’immagine di un’Italia come luogo di “sogno”.
Jean-Auguste-Dominique Ingres, François-Marius Granet (particolare), 1807-1809, Aix-en-Provence, Musée Granet
Un magnetismo senza tempo, contrassegnato da una sconvolgente creatività e da una spontanea, generosissima abitudine culturale all’accoglienza, intesa come spinta partecipativa verso un futuro di ottimismo e perenne rivalutazione storica delle proprie bellezze artistiche e socioculturali.
Opere d’inestimabile valore, alcune delle quali mai concesse in prestito prima d’ora. Dipinti, sculture, oggetti d’arte di varia natura materica ed espressiva che hanno rappresentato e reso omaggio al nostro Paese nel mondo.