Nel primo bilancio all’interno del sistema Euronext, Piazza Affari segna un record di matricole che si spiega soprattutto con l’ingresso a Palazzo Mezzanotte di un folto drappello di piccole società che sono andate a rimpolpare la schiera dell’ex listino Aim, che ora si chiama Euronext Growth Milan.
Alla fine dell’anno sono 407 le società quotate sui mercati di Borsa Italiana. Dei 49 ingressi del 2021 (record dal 2000, dato che si confronta con i 22 del 2020 e i 41 del 2019), cinque si sono avuti sul mercato principale e ben 44 sul listino Euronext Growth Milan, quello che prevede procedure semplificate per incentivare i più piccoli ad affacciarsi sul mercato dei capitali. Partito sotto i peggiori auspici del Covid, l’anno si è rivelato in crescendo: Philogen, Seco, The Italian Sea Group, Intercos, Ariston Holding sono i nomi dei grossi calibri che hanno svolto la loro Ipo sul listino principale, con il gruppo del riscaldamento a rappresentare per altro una delle operazioni di maggior peso anche a livello continentale.
Queste sono invece le società che hanno debuttato sul listino Growth: Vantea Smart, Almawave, Casasold, A.B.P. Nocivelli, Reevo, Premia Finance, Jonix, Acquazzurra, G Rent, Revo, 4Aim Sicaf Comparto 2 Crowdfunding, Aton Green Storage, Meglioquesto, Id-Entity, Spindox, Industrial Stars Of Italy 4, Ala, Giglio.Com, Compagnia dei Caraibi, Nusco, Omer, Ulisse Biomed, Destination Italia, Intermonte Partners Sim, Defence Tech Holding, Medica, Soluzione Tasse, Cofle, Racing Force, Nice Footwear, Alfonsino, Take Off, Datrix, International Care Company, Svas Biosana, S.I.F. Italia, Sababa Security, Estrima, Lindbergh , Homizy, Directa Sim, Iscc Fintech, Star7, Finanza.tech. Da segnalare anche tre casi di passaggio dal listino Growth al segmento Star del mercato principale: Abitare In, Antares Vision e Fine Foods & Pharmaceuticals Ntm.
La raccolta di capitali attraverso Borsa è stato di 3.667,2 milioni di euro, di cui 2.335,5 dovuto alle Ipo e in aggiunta con 16 operazioni di aumento di capitale in opzione. Molto più alto il valore delle Opa: nell’anno sono state 21 per un valore che ha sfiorato i 7 miliardi di euro.
La capitalizzazione a 757 miliardi, il 43% del Pil
Nel corso dell’anno, la capitalizzazione delle società quotate è salita per arrivare, al 23 dicembre, a 757 miliardi di euro, un peso pari al 43,1% del Pil. Al 23 dicembre 2021, l’indice FTSE Italia All Share registra una crescita del 22,1% (il massimo annuale è stato toccato a metà novembre a 30.528, mentre il minimo erano i 23.531 punti del 29 gennaio 2021). L’indice FTSE MIB registra una crescita del 21,5%. Se si guarda alle singole azioni, quella più scambiata per controvalore (53,4 miliardi) è stata Intesa Sanpaolo, mentre per numero di contratti (4,6 milioni) è stata Stellantis. Dopo il boom del biennio 2017-2018, le Spac sono tornate con due nuove quotazioni: Revo e Industrial Stars of Italy 4.
Le Pmi quotate sul segmento Star hanno avuto una performance migliore alla media: l’indice FTSE Italia STAR – spiega una nota – registra una importante crescita su base annua del 41,2%. Durante l’anno ha superato quota 60.000, più volte, raggiungendo il valore massimo annuale e record storico (66.037 l’8 di novembre 2021). L’indice FTSE Italia Growth registra una crescita su base annua del 54,5%, raggiungendo il massimo di 11.413 il 10 dicembre 2021. L’indice FTSE Italia MID Cap cresce del 28,3%, raggiungendo il record storico di 52.005 l’8 novembre. L’indice FTSE Italia Small Cap cresce del 48,9% rispetto alla fine dello scorso anno.
In un boom globale degli Etf (il Financial Times , il mercato dedicato (ETFplus) vedeva 1.482 strumenti quotati (1.260 ETF e 222 ETC/ETN) per un totale degli asset gestiti a quota 123 miliardi di euro (+31% rispetto all’anno 2020), con un nuovi flussi da inizio anno di 9,3 miliardi di euro. Sul mercato obbligazionario Motsi registrano 1.386 strumenti (159 Titoli di Stato, 57 Obbligazioni e 1.170 Eurobonds e ABS). Nel corso del 2021 sono state distribuite sul mercato MOT la terza e la quarta emissione del BTP Futura, per una raccolta complessiva di oltre 8,7 miliardi di euro e 223,5 mila contratti conclusi nelle fasi di distribuzione. Sul mercato MOT sono state distribuite anche 5 obbligazioni emesse da società italiane quotate (Newlat Food S.p.A, Italian Wine Brands S.p.a., Wiit S.p.A., Alerion Clean Power S.p.A., OVS S.p.A.) per una raccolta complessiva pari a 840 milioni di euro”. Il mercato ExtraMOT, il segmento professionale, sono quotati 638 strumenti. Il segmento dedicato ai Green e Social Bond dei mercati di Borsa Italiana nato nel 2017 ha raggiunto 237 strumenti per un outstanding complessivo superiore ai 304,2 miliardi di euro. PEr quel che riguarda invece MTS, il mercato secondario del debito pubblico, “ha adempiuto con grande impegno al suo ruolo cruciale nell’assicurare stabilità e liquidità al mercato secondario del debito pubblico italiano, la cui dinamica ha subito un forte innalzamento per la crisi pandemica. Nel corso dell’anno, la liquidità dei pronti contro termine, strumento che consente in ogni situazione di trovare titoli di difficile reperimento e di finanziare le operazioni di mercato, si è sostanzialmente mantenuta sui livello dello scorso anno, intorno 180 miliardi di euro al giorno di volumi “term adjusted” eseguiti, con picchi anche superiori ai 300 miliardi di euro”.
Il bilancio di Euronext: record di matricole
Come si diceva, il bilancio di fine anno è il primo da quando Palazzo Mezzanotte si è trasferito dalla galassia del London Stock Exchange a quella del sistema confederato di Borse di Euronext. Un gruppo che ha “registrato livelli di attività record sui suoi mercati primari nel corso del 2021, confermando la posizione di leader europeo per le quotazioni azionarie e di leader mondiale per le quotazioni obbligazionarie”, spiega la nota che riassume i grandi numeri dei dodici mesi trascorsi. Tra Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona, Oslo, Milano e Parigi, il circuito Euronext ospita 1.959 emittenti equity, per una capitalizzazione complessiva di 6.900 miliardi. Numeri che la rendono, sottolinea la società, “di gran lunga” il maggior operatore di mercato nella regione europea in termini di capitalizzazione di mercato. Il 25% delle azioni quotate in Europa sono scambiate su mercati Euronext. Nel dettaglio, nel corso del 2021 ci sono state 212 nuove quotazioni, record storico, che hanno raccolto 26 miliardi con una capitalizzazione aggregata di 123 miliardi. Nel complesso è stato un anno da record per la raccolta di capitali sui mercati, oltre 12mila miliardi di dollari a livello globale calcolava un paio di giorni fa il Financial Times. Un picco giustificato dalle immani iniezioni di liquidità da parte delle Banche centrali. In questo contesto “Euronext ha confermato la sua posizione da infrastruttura di mercato leader in Europa grazie all’ingresso nel gruppo di Borsa Italiana in aprile e beneficiando delle condizioni post Brexit”, ha sottolineato l’ad Stephane Boujnah. “Euronext è il maggior mercato europeo per le quotazioni azionarie – ha aggiunto – e combina i punti di forza e il dinamismo dei suoi mercati con il proprio unico pool di liquidita”. Il numero record di quotazioni, ha sottolineato ancora, “dimostra l’impegno di Euronext a sostegno dei clienti per finanziare i loro investimenti strategici e sviluppare progetti attraverso mercati trasparenti ed efficienti in tutta Europa”. In crescita.
Repubblica.it