Nessun tetto Isee per il Superbonus 110% villette, allargamento al fotovoltaico, inclusione delle barriere architettoniche e lavori trainati allineati a quelli trainanti, mentre rimarrebbe il vincolo del 30% di lavori terminati per il 30 giugno. La maggioranza avrebbe trovato un accordo con il governo che sarà contenuto in un emendamento riformulato alla legge di bilancio, all’esame della commissione Bilancio del Senato.
Il Superbonus al 110% è una super agevolazione fiscale prevista per determinate spese sostenute e documentate per alcuni lavori fatti sul proprio immobile. Nello specifico si tratta di interventi di risparmio energetico e di messa in sicurezza sismica. In particolare si potrà beneficiare del Superbonus 110% per i lavori di: isolamento termico sulle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo con tetto massimo detraibile di 60.000 euro per unità immobiliare; sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti condominiali con impianti centralizzati a condensazione(classe A) o a pompa di calore (compresi impianti ibridi o geotermici), oppure con impianti di micro-cogenerazione, con tetto massimo detraibile di 30.000 per unità immobiliare.
Chi al 30 settembre 2021 ha presentato la CILAS o ha richiesto il titolo abilitativo per la demolizione e ricostruzione, prima poteva usufruire del Superbonus 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022. Chi invece ha presentato le pratiche dopo il 30 settembre 2021, poteva fruire del Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2022, ma solo se realizza interventi su una abitazione principale e ha un Isee inferiore ai 25mila euro. Adesso la maggioranza ha deciso che tali modifiche non verranno introdotte.
Tra le altre novità c’è il ritorno a 10mila euro del tetto di spesa in base al quale è calcolata la detrazione del 50% per il bonus mobili ed elettrodomestici acquistati per l’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Inoltre, è stato prorogato anche il bonus facciate. Fino al 31 dicembre 2021 sarà possibile beneficiare della detrazione Irpef al 90% sulle spese per i lavori di ammodernamento e ristrutturazione delle facciate di casa. A partire dal 2022, la detrazione scenderà al 60%. Rinviato, fino al 2024, anche il bonus verde, pensato per aiutare i cittadini con le spese per gli interventi di rinnovo di aree verdi, giardini e balconi. L’aliquota è del 36%, applicabile su una spesa massima di 5mila euro. Poi stop alla Tosap, la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche che per il primo trimestre 2022 verrà fermata per permettere a bar e ristoranti, di usare gli spazi all’aperto senza dover pagare il tributo.
Per quanto riguarda l’Irpef: le aliquote passano da cinque a quattro e saranno al 23% per i redditi fino a 15.000 euro, al 25% per i redditi tra 15.000 e 28.000 euro, al 35% tra 28.000 e 50.000 euro e 43% oltre i 50.000 euro. Vanno a marzo le addizionali regionali e comunali all’imposta sull’Irpef. La scadenza prevista era al 31 dicembre 2021 e la modifica permetterà di adeguare le legislazioni regionali e delle Province autonome alle modifiche in materia di Irpef previste dalla legge di bilancio.