
A salire in maniera gravante è il prezzo del gas naturale, arrivando a superare 126 dollari per mwh. Situazione drastica in confronto all’anno scorso, il prezzo non andava oltre i 15 dollari a mwh.
Speculazione finanziaria delle materie prime, tensioni geopolitiche tra Russia e l’Europa, Covid-19, stagione invernale, sono solo alcune delle cause che sono alla base al drastico aumento del gas. Consideriamo il fatto che il gas è utilizzato in Europa per il riscaldamento degli edifici, ma soprattutto viene utilizzato come sostituto del carbone nelle centrali elettriche, politica di Bruxelles per contenere il cambiamento climatico e emissioni inquinanti.
A scatenare l’impennata dei prezzi sono le tensioni al confine tra Russia e Ucraina. Difatti le parole neo cancelliere Olaf Scholz riferiscono – “Sarebbe un serio errore credere che la violazione dei confini di un Paese europeo possa restare senza conseguenze”.
Secondo il parere degli analisti, i prezzi scenderanno alla fine della stagione invernale, tornando a livelli non preoccupanti sul fine del 2022. Sicuramente il contesto internazionale avrà il coltello dalla parte del manico, in considerazione del fatto che l’aumento dei prezzi ha avuto avvio quando è iniziata la domanda di materie prime in Asia, la prima area ad avere una ripresa economica in tempi brevi dal Covid-19.
Il picco della spesa per il gas si prevede per i prossimi due mesi, in Italia, per via del clima freddo.