La brusca crescita dell’inflazione (fiammata al 3,8%) insieme alle difficoltà nell’approvvigionamento di gas, mettono in allarme il nostro Paese durante i periodi più freddi dell’anno.
A seconda della dichiarazione lasciata da Giorgetti, ministro dello sviluppo economico, il dato inflativo al 3% rappresenta un forte campanello d’allarme per i conti pubblici e privati italiani. Ad aggravare la situazione è anche il tasso tedesco al 6%.
Il brusco aumento dei prezzi e del gas rischia di diventare il detonatore della bomba ad orologeria rappresentata dall’enorme debito pubblico in Italia, in considerazione del fatto: l’aumento del gas fa salire i prezzi di tutta la filiera produttiva e delle tutte le comodities; il prezzo di quest’ultime incide sull’aumento dell’inflazione.
L’aumento dell’inflazione porta i Paesi del Nord a chiedere l’intervento della BCE.