Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) firmato il 18 novembre 2021, pone le basi per l’operatività del Fondo per le piccole e medie imprese creative previsto dalla scorsa Legge di Bilancio all’articolo 1, comma 109.
Il testo delibera i potenziali soggetti beneficiari nell’elenco dei Codici ATECO ammessi alle agevolazioni. Le risorse a disposizione ammontano a 40 milioni di euro totali per il 2021 e per il 2022.
Il decreto prevede agevolazioni per i programmi d’investimento delle imprese creative e culturali, percentuale massima di copertura delle spese pari all’80% (40% contributo a fondo perduto, mentre il restante 40% finanziamento agevolato).
Si sottolinea la possibilità offerta alle imprese (anche università ed enti di ricerca) di beneficiare di voucher per l’acquisizione di servizi specialisti erogati da imprese creative per i seguenti settori:
° azioni di sviluppo di marketing e sviluppo del brand;
° design e design industriale;
° incremento del valore identitario del company profile;
° innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, commercializzazione e fruizione di prodotti di particolare valore artigianale, creativo ed artistico.
Caratteristiche dei progetti:
° importo non superiore a 500.000 euro;
° durata non superiore a 24 mesi a partire dalla data di sottoscrizione del provvedimento di concessione;
° devono essere finalizzati all’avvio o sviluppo dell’impresa creativa nel caso delle imprese costituite da non più di 5 anni nel momento della presentazione della domanda; all’ampliamento o alla diversificazione della propria offerta di prodotti e servizi o all’introduzione di innovazione del processo produttivo nel caso di imprese costitute da più di 5 anni.
Nel decreto si evince:
“I programmi di investimento, […], possono essere presentati anche nell’ambito di progetti integrati, qualora l’integrazione consenta alle imprese proponenti di realizzare effettivi vantaggi competitivi in relazione all’attività oggetto dell’iniziativa.
Il progetto integrato può includere programmi presentati da imprese non costituenti imprese creative, […], a condizione che esso sia realizzato nell’ambito del settore creativo e con un ruolo non preponderante delle imprese diverse dalle imprese creative, tenuto conto del numero dei partecipanti, dei costi di ciascun programma e delle caratteristiche dell’integrazione progettuale”.
I requisiti di dettaglio per l’accesso alle agevolazioni sono contenuti nel decreto MISE del 18 novembre 2021 in fase di registrazione alla Corte dei Conti.
Per le start up si può richiedere a fronte di investimenti nel relativo capitale, la conversione di una quota del finanziamento agevolato concesso in contributo a fondo perduto per un importo pari al 50% delle somme apportate dagli investitori terzi, fino a un massimo del 50% del finanziamento concesso.
Per accedere all’investimento esso si deve presentare sotto forma d’investimento equity e deve avere le seguenti caratteristiche:
° essere effettuato nella forma del conferimento in denaro;
° di importo non inferiore a 20.000 euro;
° deve essere perfezionato entro 5 anni dalla data di concessione delle agevolazioni;
° essere detenuto per un periodo non inferiore a 3 anni;
° non determinare partecipazione di maggioranza nel capitale della start-up innovativa o della PMI innovativa