L’economia in Sardegna registra una netta accelerazione nel secondo trimestre dell’anno, su impulso della campagna vaccinale contro il Covid e della riduzione del rischio epidemiologico e grazie all’ingente sostegno pubblico. Secondo la Banca d’Italia, gli indicatori congiunturali sono positivi per tutti i comparti, dall’industria al turismo, dai trasporti al commercio. Si è intensificata anche l’attività delle costruzioni. Il numero degli occupati è aumentato dal secondo trimestre dell’anno, anche se i valori pre-pandemici non sono stati ancora raggiunti.
Bankitalia avverte che il miglioramento non è ancora definitivo: quanto perso durante la fase acuta della pandemia non è stato ancora recuperato da tutti i comparti, secondo l’aggiornamento congiunturale sull’economia in Sardegna nella prima parte del 2021, presentato a Cagliari. “Il sostegno pubblico è stato ed è ancora ingente. Senza questo, il quadro congiunturale sarebbe stato nettamente più grave”, spiega Stefano Barra, direttore della filiale regionale di Banca d’Italia. “Altre risorse, quelle del Pnrr saranno disponibili per aiutare la transizione dell’economia italiana e regionale, verso una più integrata digitalizzazione e una maggiore sostenibilità ambientale”.
Le prospettive di crescita, per ora, sono influenzate dall’evoluzione e dalla possibile risoluzione della crisi da Covid-19. “Su questo versante”, aggiunge Barra, “sono necessari sforzi da parte di tutti. Le riforme economiche in tema di transizione ecologica e digitale sono altrettanto necessarie, per trasformare lo slancio della ripresa cui abbiamo assistito in quegli elementi indispensabili per una duratura ripresa e crescita, che vada ben oltre il recupero di quanto perso”.
Secondo il direttore della sede di Cagliari di Banca d’Italia, la ripresa della Sardegna “è in linea con quanto si è registrato nelle altre regioni italiane e si posiziona bene rispetto a quelle del Mezzogiorno”.
“Gli indicatori sono tutti sufficientemente positivi, anche se non definitivi”, precisa Barra, “perché la cosiddetta quarta ondata del Covid, cui stiamo assistendo, crea effetti di preoccupazione da parte di tutti. L’indice di fiducia, che è nettamente migliorato per quel che riguarda le famiglie, potrebbe nel giro di un po’ tempo, volgere al peggio, a causa di un peggioramento della situazione che, ovviamente, nessuno di noi si augura”.
Sul fronte bancario e del credito si registra una grande massa di liquidità. “In questo momento”, osserva Barra, “i depositi di imprese e famiglie in Sardegna ammontano a poco meno di 26 miliardi di euro nel complesso. Per quanto riguarda i prestiti, soprattutto nei confronti delle famiglie, sono ripresi a crescere, per le esigenze di finanziamento di mutui e di credito al consumo. Per quanto riguarda le imprese, invece, si sono assestati ma su livelli molto elevati, sull’impennata che si era già verificata alla fine del 2020. Per la qualità del credito, invece, non ci sono segnali di particolare preoccupazione”.