Durante la notte ci sono stati nuovi passi in avanti del dollaro, con l’euro che scende a nuovi minimi da un anno e mezzo mentre il vigore dei dati macroeconomici negli Usa fortifica lo scenario di un percorso di stretta monetaria in rapida accelerazione da parte della Federal Reserve. La valuta condivisa è quindi scesa sotto quota 1,13 dollari, una soglia che non si ripete dal luglio del 2020, dove c’era stato un minimo a 1,1263. Negli scambi mattutini in Europa l’euro ritraccia marginalmente a 1,1304 dollari.Contemporaneamente, il biglietto verde a 114,98 yen ha registrato massimi sulla valuta nipponica da quattro anni a questa parte. Oggi sono attesi i dati definitivi rispetto all’inflazione nell’area euro ad ottobre, ma nonostante le accelerazioni anche nella zona valutaria la presidente della Bce Christine Lagarde ha detto che al momento non si ipotizzano strette monetarie. Si attende il rapporto sulla stabilità finanziaria della Bce.