Lo scenario macroeconomico mostra i segnali di una ripresa dei mercati ma per alcuni settori, tra i più tradizionali e radicati nel territorio marchigiano, il rischio di perdere tempo prezioso nella riconversione tecnologico-produttiva e nella riorganizzazione di competenze è un rischio concreto.
Alla luce di tali dinamiche e consapevoli di quanto questo frangente sia cruciale per il sistema economico locale, ISTAO e Intesa Sanpaolo (nella foto, l’a. d. Carlo Messina) hanno realizzato un seminario sul tema “Marche e Meccanica: traiettorie di sviluppo sostenibile” sulle possibilità di sviluppo virtuoso del sistema produttivo meccanico regionale a partire dallo studio dei principali trend economici del settore.
Un incontro, tenutosi presso la sede ISTAO di Villa Favorita e su piattaforma web, per offrire un quadro aggiornato dei trend in atto globalmente e localmente nel settore e, soprattutto, presentare attraverso testimonianze aziendali e accademiche un esempio virtuoso portato avanti nelle Marche per la riorganizzazione economico-produttiva in filiere fortemente integrate e sinergiche rispondendo al meglio in termini di innovazione sostenibile e competitività sul mercato interno e internazionale.
Ad introduzione i lavori ed i temi della giornata di Pietro Marcolini (Presidente ISTAO), Cristina Balbo (Direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo) e Francesco Acquaroli (Presidente Regione Marche). Il punto della situazione attuale e prospettica è stato illustrato da Giovanni Foresti, economista della Direzioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, nell’ambito della presentazione sul tema “Meccanica marchigiana: sfide e opportunità”.
Particolarmente ricca di contenuti e spunti di innovazione la tavola rotonda nella quale è stato illustrata l’iniziativa Smart Manufacturing Machine with Predictive Electronic maintenance (SIMPLE): progetto tutto marchigiano che punta a diventare una best technology italiana decisamente innovativa nel panorama nazionale e internazionale di riferimento. Un progetto illustrato dal professor Emanuele Frontoni dell’Università Politecnica delle Marche, dall’intervento di Cristina Balbo per Intesa Sanpaolo e dei rappresentanti di due primarie aziende marchigiane che sono tra le protagoniste del progetto: Rosario Capparuccia, R&D Manager della SIGMA spa di Altidona (Fermo), e Mauro Parrini, Chief Operating Officer della Simonelli Group di Belforte del Chienti (Macerata).
Secondo i dati illustrati da Giovanni Foresti (Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo) nell’ambito della vitalità che sta contrassegnando nel 2021 l’economia marchigiana la meccanica ha toccato nel primo semestre la cifra record di export di 1,16 miliardi di euro, più 16,4% rispetto allo stesso periodo del 2019. Già prima della crisi pandemica la meccanica marchigiana aveva mostrato un’elevata competitività, tra il 2007 e il 2019 l’export era salito del 26%, cinque punti percentuali in più rispetto alla media italiana. Da qualche anno la meccanica è il primo settore per export della regione, grazie al sorpasso effettuato su calzature ed elettrodomestici. Risultati che si spiegano con l’elevata propensione ad innovare: sono 136 i brevetti domandati all’EPO ogni 100 imprese marchigiane della meccanica ed un terzo circa dei brevetti green della regione sono nel portafoglio delle imprese del settore.
“La meccanica marchigiana – ha concluso Foresti – può certamente ricoprire un ruolo di primo piano nel favorire il percorso verso la transizione tecnologica e green che il tessuto economico della regione dovrà necessariamente seguire nei prossimi anni”.
Pietro Marcolini, Presidente ISTAO: “Attraverso questo momento di riflessione vorremmo porre l’attenzione su un settore che nelle Marche è estremamente vitale e coinvolge oltre 40mila addetti. Comprendere i punti di forza di queste imprese e analizzarne l’organizzazione in filiere nel particolare momento storico che stiamo vivendo è di grande importanza e offrirà sicuramente spunti interessanti per individuare possibili traiettorie da intraprendere. La nostra regione non può perdere la sfida green e il settore meccanico potrebbe essere uno di quelli che traineranno la transizione ecologica marchigiana”.
Cristina Balbo, Direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo: “In questa fase la priorità è rendere strutturale la ripresa in atto e il comparto meccanico regionale può essere il caposaldo del rilancio dell’economia marchigiana. Da parte nostra siamo impegnati a sostenere le imprese, in particolare verso la transizione ecologica e tecnologica, sia sostenendo gli investimenti che accompagnandole verso un modello produttivo solido e strategico nel lungo periodo.
Da un lato metteremo a disposizione nell’orizzonte del PNRR, ovvero da qui al 2026, erogazioni per 270 miliardi di euro di a favore delle imprese italiane. Dall’altro siamo stati i primi a valorizzare il modello della filiera produttiva: punto di riferimento centrale per la resilienza e la ripartenza del territorio, tanto più in una regione come le Marche caratterizzata da una altissima concentrazione di piccole e medie aziende.
Le filiere di prossimità costituiscono un fattore competitivo per la ridefinizione delle catene di fornitura, come testimonia anche l’analisi degli acquisti delle imprese regionali della meccanica, in termini commerciali e nei processi di innovazione. Il nostro Programma Filiere, che consente alle PMI di ottenere un migliore accesso al credito, è un esempio della nostra fiducia in questo modello: nelle Marche ad oggi vi hanno aderito 20 aziende capofila con circa 350 imprese fornitrici e un giro d’affari di oltre 2 miliardi di euro”.
Emanuele Frontoni, Università Politecnica delle Marche: “Il progetto Smart Manufacturing Machine with Predictive Lifetime Electronic maintenance (SIMPLE), presentato nell’ambito della tavola rotonda, ha come obiettivo lo studio e lo sviluppo di un sistema di manutenzione predittiva in grado di effettuare delle correlazioni intelligenti per permettere di prevedere in anticipo possibili malfunzionamenti dei prodotti. Il progetto è ambizioso e altamente innovativo, sia per la tecnologia che utilizza sia perché economico ed universale, e rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione in filiera. Protagoniste sono 5 grandi imprese del settore meccanico con sede operativa nella regione Marche: SIGMA, specializzata nella produzione e gestione di apparecchiature elettroniche; Clabo, leader nella produzione di vetrine refrigerate per il food retail; Simonelli Group, che progetta e realizza macchine per caffè espresso; Schnell, leader a livello mondiale nella produzione di macchine automatiche per la lavorazione del ferro per cemento armato; Pieralisi, leader mondiale nella produzione di impianti e macchine olearie e per la separazione centrifuga”.