È stato il gruppo Conti, con all’attivo altri 400 attacchi informatici, a colpire il colosso alimentare. Obiettivo dei pirati della rete è anche l’Iran, ne ha bloccato le stazioni di servizio locali
Il Gruppo San Carlo-Unichips attraverso un ransomware – un tipo di virus che limita l’accesso del dispositivo che infetta, le limitazioni possono essere tolte pagando un riscatto – ha subito un attacco hacker. L’azienda è stata però in grado di aggirare l’attacco ripristinando la piena funzionalità e senza subire danni. Ora il tutto è passato nelle mani della polizia postale della regione Lombardia.
Riscatto: no grazie
Ad attaccarli è stato il gruppo internazionale Conti, i cui appartenenti hanno chiesto un riscatto all’azienda che, però, non è stato pagato. Per mettere pressione, i pirati della rete avevano allegato documenti personali e aziendali, tutto risultato poi autentico. Questo gruppo è attivo da più di un anno e ha messo in atto azioni contro aziende, istituzioni, forze dell’ordine, ospedali e servizi di emergenza, il tutto anche durante la pandemia di Coronavirus. La tecnica utilizzata è sempre la stessa: il ransomware con, appunto, il conseguente riscatto.