È la multinazionale Takeda l’artefice di questo progetto, con l’intenzione di rendere la produzione duratura nel tempo e sempre più sostenibile. Al lavoro ci sono già 550 dipendenti addetti all’estrazione dell’albumina e dell’immunoglobuline
La multinazionale giapponese, con sede a Rieti, è pronta a immettere sul mercato mondiale oltre 4 milioni di litri di plasma entro il 2023. Nella provincia laziale si occupa del frazionamento degli emoderivati utili ai farmaci salvavita. A lavorare nella struttura sono quasi tutti dipendenti proveniente dal territorio, si occupano dell’estrazione dell’albumina e delle immunoglobuline che verranno utilizzate per il trattamento di malattie particolarmente rare come l’emofilia. Una parte di queste sostanze ha come destinazione Pisa. lì le materie prime vengono trasformate in prodotti finiti. Ciò che resta è acquistato da clienti sia nazionali che internazionali.
Il fatturato annuo registrato ammonta a 600 milioni, il direttore reatino Massimiliano Barberis afferma: “Abbiamo acquistato nuovi macchinari, i prossimi investimenti guarderanno non tanto a incrementare la capacità produttiva, bensì a renderla continuativa nel tempo e sempre più sostenibile”.