
E’ stata presentata a Roma ieri la mostra “La Biblioteca di Dante” curata da Roberto Antonelli, Ebe Antetomaso, Marco Guardo, Lorenzo Mainini che rimarrà aperta al pubblico fino al 16 gennaio 2022. Questo appuntamento che si inserisce nelle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante, fa parte del “trittico dell’ingegno” dedicato a Leonardo, Raffaello e Dante, fortemente voluto dall’Accademia dei Lincei. Nella mostra che si aprirà il prossimo 8 ottobre a Palazzo Corsini, sede dell’Accademia dei Lincei, nel cuore di Trastevere, saranno esposti per la prima volta tutte le opere di Dante esplicitamente citate e presumibilmente lette, quindi parte di una sua biblioteca, secondo i più recenti accertamenti e secondo i più recenti accertamenti e secondo un percorso rappresentativo del suo iter intellettuale e poetico. Saranno esposti in larga prevalenza alcuni codici provenienti dal fondo duecentesco della Biblioteca di Santa Croce, il convento fiorentino che, secondo gli studi più recenti, potrebbe aver ospitato la prima formazione del poeta. I manoscritti saranno ordinati tematicamente e cronologicamente secondo lo sviluppo dell’opera dantesca, in base anche ai suoi possibili spostamenti prima e dopo l’esilio. Saranno invece escluse tutte le opere che dalla critica sono state a lui ricondotte in base ad ipotesi, allusioni e riscontri degli interpreti moderni, spesso discordi, privilegiando invece quei testi che con maggiore sicurezza permetteranno al visitatore di conoscere ed esplorare i “punti fermi” della “biblioteca dantesca”. La mostra sarà articolata in sei grandi sezioni: 1) La “Bibbia” e la tradizione cristiana; 2) La tradizione classica: gli Auctores nella “Vita nuova”; 3) La tradizione romanza; 4) La tradizione classica dalla “Vita nuova”; 5) Retorica e trattatistica medievale; 6) Filosofia, scienza e teologia.