Ocse: l’Italia crescerà del 6%

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Quando finirà l’emergenza Covid? È una delle domande più presenti dall’inizio della pandemia. Sul fronte economico, l’Ocse ha rivisto la stima di crescita del Pil italiano nel 2021 al 5,9% dal 4,5% ipotizzato nell’outlook di maggio. Si tratta di un doppio rialzo rispetto a quello ipotizzato per la Germania (+2,9%, da +3,3%). Le cose cambieranno nel 2022 quando l’economia tedesca avrà un ritmo leggermente superiore: 4,6% contro il 4,1% atteso per l’Italia.

Per quanto riguarda i prezzi, l’Ocse vede l’inflazione all’1,6% sia quest’anno che il prossimo con un aumento delle stime rispettivamente dello 0,3% per il 2021 e dello 0,6% per il 2022.

Secondo l’Ocse, nel 2021 nella ripresa saranno più veloci dell’Italia: la Francia (+6,3%) e la Spagna (+6,8%), stime alzate rispettivamente dello 0,5% e dello 0,9%, mentre l’anno prossimo l’economia transalpina crescerà al ritmo del 4% e quella spagnola del 6,6%.

Complessivamente, il Pil dell’Eurozona registrerà una crescita del 5,3% nel 2021, a cui seguirà un’espansione al ritmo del 4,6% nel 2022 (da +4,4%).

La crescita globale, quindi la progressiva uscita dall’emergenza Covid, dovrebbe crescere al ritmo del 5,7% nel 2021 per poi rallentare al 4,5% nel 2022. Per quanto riguarda gli Stati Uniti invece le proiezioni sono per un +6% quest’anno (rivista al ribasso da 6,9%) e un +3,9% il prossimo (da +3,6%).

Il Pil globale – si legge nel rapporto – ha ora superato il livello pre-pandemia, ma la produzione a metà del 2021 era ancora inferiore del 3,5% rispetto a quanto previsto prima della pandemia. Questo rappresenta un deficit di reddito reale di oltre 4.500 miliardi di dollari ed è sostanzialmente equivalente a un anno di crescita della produzione globale in condizioni normali. Sono state tagliate infine a +6,7% da 7,2% la proiezione 2021 per il Regno Unito, che nel 2022 è atteso a +5,2% (da 5,5%) mentre restano invariate le stime per la Cina, rispettivamente a 8,5% e 5,8%.