Quello dello stadio resta uno dei temi centrali a Casa Milan. Nella sede di via Aldo Rossi, infatti, si è tenuto l’evento “Il Milan per tutti”, cui hanno partecipato il presidente rossonero Paolo Scaroni, nella foto, insieme al presidente dell’Istituto dei Ciechi di Milano Rodolfo Mastro, al presidente dell’Ente Nazionale Sordi Lombardia, Renzo Corti, e a quello dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Mario Barbuto. E’ stata l’occasione per parlare della situazione attuale dei servizi dedicati ai portatori di disabilità, ma anche di uno sguardo al futuro in merito a ciò che il Milan intende fare nel nuovo impianto che andrà a sostituire il Meazza: “Noi ospitiamo sempre i disabili a San Siro – ha dichiarato Scaroni – e una delle cose che ci proponiamo di fare nel nuovo stadio, e voi sapete che su questo tema sono molto deciso, è proprio quella di avere degli spazi appositi e fatti bene in cui i disabili potranno arrivare senza problemi, cosa che nell’attuale San Siro è impossibile. Facciamo del nostro meglio, ma sono sempre delle soluzioni non perfette”. Lo sguardo è già proiettato a quello che sarà il nuovo stadio di Milano, un tema delicato e controverso che passa, inevitabilmente, dalle elezioni comunali in programma il prossimo 3 e 4 ottobre: “La tempistica che io mi auguro è che il consiglio comunale di Milano, subito dopo le elezioni, approvi il progetto che noi abbiamo portato – ha spiegato il presidente del Milan – e che contiene quelle 16 modifiche che il consiglio comunale ci aveva chiesto ormai più di un anno fa, dopo di che partira’ la progettazione nel dettaglio che durerà, diciamo, sei mesi, e dopo ancora inizierà la costruzione. Quindi io mi auguro che entro il 2022 si cominci a lavorare concretamente per la costruzione del nuovo stadio. Quando si sceglierà uno dei due progetti? Direi a ottobre o novembre”. In questo momento, però, la priorità è quella di aprire San Siro senza restrizioni, una battaglia che le istituzioni del calcio stanno portando avanti nei confronti del governo, e che le stesse società reclamano a gran voce.
“Non solo è possibile, ma è anche auspicabile e vorrei dire necessario – ha detto Scaroni -. Io sono stato a vedere Liverpool-Milan e lo stadio era pieno zeppo, e la stessa cosa avviene in Austria, in Francia, in Spagna. Francamente mi auguro che il governo ci ascolti e che apra gli stadi al 100%, o quanto meno al 75%, se vogliamo fare un passaggio intermedio. Soprattutto perchè c’è tanta voglia di stadio visto che noi vendiamo i biglietti con grande facilità, e siamo sicuri che potremmo riempire San Siro molto di più. Dopo quasi due anni di astinenza i tifosi vogliono andare allo stadio ed è un peccato non poterli accontentare tutti”.