
Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo (nella foto, l’a. d. Carlo Messina) hanno definito il sostegno congiunto al progetto di rigenerazione urbana del Comune di Milano legato al Teatro Ringhiera nel quartiere Gratosoglio attraverso contributi in regime di Art Bonus, il programma governativo che favorisce il mecenatismo culturale. L’obiettivo, spiega una nota, è fare del teatro un vero e proprio “Punto di comunità”, con una gestione affidata a soggetti di ambito culturale e sociale e trasformare in un polo di servizi e di aggregazione in un quartiere estremamente difficile della città.
L’intervento di manutenzione straordinaria e rifunzionalizzazione prevede l’ammodernamento e la messa a norma degli spazi destinati al teatro, degli uffici, della sala prova, del magazzino foyer falegnameria, della caffetteria e degli spazi formazione. Con i lavori iniziati diversi mesi fa è stato rimosso l’amianto, sono state effettuate le demolizioni; oggi si stanno costruendo le strutture in cemento armato e programmando il rifacimento degli impianti.
Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo contribuiranno a coprire una parte significativa dell’importo indicato come necessario nello studio di fattibilità tecnico-economica realizzato dalla Fondazione: Cariplo ha recentemente deliberato un contributo di 500.000 euro; Intesa Sanpaolo si è impegnata a destinare all’intervento 625.000 euro nel 2021 e altrettanti nel 2022. Ora si apre una fase di raccolta rivolta a tutti per raggiungere l’obiettivo del fabbisogno complessivo di 2,5 milioni di questo, attraverso il regime di Art Bonus per cui è stata aperta una scheda dedicata. Il teatro, ricorda la nota, rappresenta un presidio territoriale nella periferia sud di Milano, grazie alle proposte culturali e aggregative che sono state attivate, aperte a tutta la cittadinanza e soprattutto agli abitanti del quartiere. In accordo con il Comune, Fondazione Cariplo ha promosso la realizzazione di uno studio specifico per definire una proposta di rifunzionalizzazione dell’intero edificio in linea con le più innovative esperienze di rigenerazione urbana a base culturale; lo studio è stato affidato a KCity srl. E’ stato quindi commissionato a B&B Progetti la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica. Intanto, poiché le analisi tecniche avevano inoltre messo in luce la necessità di alcuni interventi di consolidamento strutturale, i lavori necessari (con costi intorno ai 600.000 euro, interamente a carico dell’Amministrazione Comunale) sono stati avviati nell’estate 2020.
“La riqualificazione del Teatro Ringhiera nasce con l’idea di riconsegnare alla comunità uno spazio innovativo che diventi punto di snodo e luogo generativo nella vita del quartiere. La Fondazione Cariplo ha condiviso questa visione e creduto fin da subito in questo progetto, finanziando studi di fattibilità e contribuendo al sostegno dei lavori di rifunzionalizzazione del teatro, insieme a Intesa Sanpaolo e al Comune di Milano. Il Teatro Ringhiera tornerà così ad essere un luogo vivo e attrattivo dove, a partire dalla cultura, sia possibile valorizzare le potenzialità e le energie delle associazioni del territorio, aprendo nuove opportunità per le persone del quartiere e per tutta la città.” ha commentato Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo. “La combinazione tra impegno culturale e crescita sociale si rinnova in questa importante iniziativa che dimostra, ancora una volta, come la cultura sia motore di rigenerazione urbana e fattore determinate di sviluppo del Paese. In continuità con quanto realizzato negli anni dal Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, la convinta partecipazione alla riqualificazione del Teatro Ringhiera è un’occasione per sottolineare la vicinanza della Banca alle persone, alle città e ai territori in cui opera” ha dichiarato Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo.
“Servizi, cultura, futuro: questi gli obiettivi del progetto di riqualificazione del Centro di via Boifava e in particolare del nuovo Teatro Ringhiera. Rifunzionalizzare gli spazi interni per allargare gli orizzonti esterni, creare spazi sicuri in cui le energie possano canalizzarsi in modo libero, aprire nuove possibilità di incontro in luoghi lontani dal centro: sono tutti obiettivi che questa Amministrazione ha sempre perseguito, trovando sempre più spesso l’alleanza di privati lungimiranti, capaci di investire sul benessere della comunità” ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno.
Il teatro si colloca in un immobile polifunzionale situato in via Boifava 17, alla periferia sud della città, nella zona “Gratosoglio” da sempre caratterizzata da difficoltà e fragilità sociali. Nell’immobile, chiuso e svuotato dal 2017, trovavano sede anche alcuni uffici dell’Anagrafe, un deposito del Settore Biblioteche, spazi ricreativi del Municipio 5. L’edificio si compone di tre piani ed è stato costruito negli anni 60 (precisamente la sua edificazione è completata nel 1969) nell’ambito di un progetto di edilizia popolare e il teatro Ringhiera occupa circa il 60% degli spazi dell’immobile corrispondente a circa 1200 mq.