Ast di Terni torna in Italia
ThyssenKrupp ha annunciato la cessione dell’Ast di Terni al gruppo Arvedi. La trattativa per la cessione del sito specializzato nella produzione di acciaio inossidabile è stata burrascosa, vedendo contrapporsi i gruppi italiani Arvedi e Marcegaglia. Ci sono state quattro manifestazioni d’interesse presentate a ThyssenKrupp e tre offerte vincolanti, Arvedi, Marcegaglia e i cinesi di Baosteel. Nei giorni passati il ministro allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti aveva annunciato che il nome dell’acquirente sarebbe stato reso noto entro il mese di settembre. La vendita di Ast era stata annunciata a maggio 2020 da ThyssenKrupp.
Thyssenkrupp – si legge in una sua nota della multinazionale – ha annunciato “la vendita di Acciai Speciali Terni (AST), inclusa la relativa organizzazione commerciale in Germania, Italia e Turchia, alla società italiana Arvedi, raggiungendo così un nuovo traguardo nel riassetto del gruppo”. “È stato concordato – viene aggiunto – di non divulgare il prezzo d’acquisto. La transazione è soggetta all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza di Thyssenkrupp AG e all’autorizzazione dell’autorità antitrust europea”.
Il gruppo AST, con un fatturato di circa 1,7 miliardi di Euro nell’esercizio 2019/2020, impiega attualmente circa 2.700 dipendenti. Con la vendita, Thyssenkrupp – continua la nota – si separa dalla quarta società in portafoglio nel segmento Multi Tracks. “Si tratta di un ulteriore passo importante nella trasformazione del gruppo verso un ‘Group of Companies’ ltamente performante”. Secondo Martina Merz, Amministratore Delegato di Thyssenkrupp AG: “Questa quarta transazione dimostra come stiamo lavorando alle nostre priorità, facendo progressi decisivi nel processo di trasformazione di Thyssenkrupp.” Martina Merz continua: “La velocità di implementazione della strategia di focalizzazione del portafoglio è decisiva per il nostro processo di trasformazione. Allo stesso tempo, il miglioramento della performance resta la nostra principale priorità. Anche da questo punto di vista siamo a buon punto e continuiamo a lavorare. Volkmar Dinstuhl, CEO del segmento Multi Tracks e Presidente di AST integra le affermazioni: “Siamo lieti che il gruppo Arvedi sia il nuovo proprietario di AST in quanto promuoverà lo sviluppo di AST con investimenti e innovazioni”.
Grazie alla combinazione con AST, il gruppo Arvedi si posizionerà tra i principali player europei nel settore dell’acciaio.
“Il Governo ha seguito con la dovuta attenzione e discrezione la vicenda e oggi siamo soddisfatti per il risultato positivo della vendita dell’Ast. Questa conclusione rappresenta un tassello importante per la valorizzazione e il rilancio dell’acciaio italiano. Accogliamo con favore che la proprietà passi a un gruppo italiano e auspichiamo che questo si traduca anche in uno sviluppo dell’area industriale e in una tutela per il territorio interessato. Facciamo i nostri auguri ai lavoratori che possono guardare al futuro con fiducia e all’azienda per l’impegno e la sfida”. Queste le parole del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
L’operazione di acquisizione di Ast “rappresenta un rafforzamento del gruppo Arvedi in quanto ne completa, in una sinergia industriale, il mix produttivo. Un’operazione di sistema Paese che potrebbe dare inizio ad altri positivi sviluppi”. Dichiara in una nota il fondatore e presidente di Arvedi, Giovanni Arvedi (nella foto). “Ci fa piacere il segno di continuità e di fiducia che la Società Thyssenkrupp ha desiderato dimostrare valutando la possibilità di mantenere una quota di partecipazione di minoranza in Ast” sottolinea.
Il closing dell’operazione di cessione di Ast ad Arvedi “è previsto entro il primo semestre 2022 e Thyssenkrupp sta esaminando la possibilità di mantenere una partecipazione di minoranza nel gruppo Ast”. Secondo il gruppo tedesco. “I dettagli riguardo a tale possibilità saranno concordati entro il closing”.