Go TV: la pubblicità cresce e recupera il gap con il 2020

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La pubblicità incrementa nella così detta “Go TV”, ovvero sugli schermi che si trovano nei luoghi di passaggio come le stazioni ferroviarie, le metropolitane, gli aeroporti, l’autostrada, gli autobus. Quindi, tutto quello che può essere fruito da chi è fuori casa ed è in movimento.

A rivelarlo è l’Osservatorio FCP-Assogotv (FCP-Federazione Concessionarie Pubblicità), il quale raccoglie i dati delle principali concessionarie di pubblicità che operano in quest’ambito, ossia Class Pubblicità, Grandi Stazioni Retail e MediaOne.

Secondo i dati, a luglio si è registrato un fatturato totale di 727 mila euro, pari al +97,1% rispetto allo stesso mese del 2020, quando questo mercato era ancora fermo a causa della pandemia. Complessivamente, tra gennaio e luglio 2021 il fatturato totale di Go TV è stato di 3,205 milioni di euro, pari quindi al -1,2% sul 2020.

Come sottolinea Angelo Sajeva (nella foto), Presidente FCP-Assogotv, “Con il mese di luglio la Go TV recupera quasi totalmente il gap con il 2020, anno che aveva avuto un primo bimestre con crescite molto alte che si erano fermate a marzo a causa dell’arrivo della pandemia”.

“Come previsto”, aggiunge Sajeva, “nel mese di luglio abbiamo visto crescere il numero di campagne dedicate a chi si è spostato per le vacanze; in un anno in cui si è assistito ad una riscoperta delle mete italiane, sono stati i brand del tempo libero, le bevande, i prodotti alimentari e i farmaceutici che hanno pianificato maggiormente la GoTv. Più in generale, le analisi condotte mostrano come la Go Tv abbia ripreso la sua posizione nelle pianificazioni di videostrategy alla ricerca di frequenze efficaci e coperture incrementali a condizioni di efficienza”.