(di Tiziano Rapanà) Napoli sta vivendo un momento di risorgimento culturale. I grandi della musica partenopea hanno deciso di affilare le armi per combattere la guerra contro il conformismo delle arti. James Senese, leader dei Napoli Centrale, ha realizzato uno straordinario album dal titolo che pare un manifesto programmatico della sua ridiscesa in campo: James is back, James è tornato e per gli improvvisati che sgomitano per primeggiare nei talent televisivi è finita. Anche Gianfranco Caliendo, altro illustre figlio di Napoli, è tornato. Uno dei re della canzone popolare italiana è ritornato in pista con Le Canzoni del Giardino, brano gradevole che risponde ad una certa tradizione culturale nostrana legata a melodie carezzevoli lontane dall’aggressività odierna. Stavolta non è da solo – oltre alla sua splendida partner in crime Flora Contento – Caliendo si è circondato di un gruppo di valenti musicisti, tutti riuniti sotto il nome di Miele Band. Le Canzoni del Giardino non è un riferimento a qualche proposito ideologico, ma all’antico amore di Caliendo. L’artista è stato frontman, voce principale, chitarrista e autore de Il Giardino dei Semplici per quasi quarant’anni. Nel 2012 ha scelto di intraprendere una nuova strada portatrice di novità, incertezze e molte soddisfazioni. Con Il Giardino dei Semplici ha vissuto un periodo magico, insieme hanno condiviso un percorso pieno di successi: 4 milioni di copie vendute, oltre 2000 concerti; 14 album pubblicati; un Festival di Sanremo e 3 Festivalbar. Per conto suo Caliendo ha fondato un’etichetta discografica, delle edizioni musicali e una rinomata accademia di canto moderno e strumenti. Ha scritto un libro di tecnica vocale nel 2004, firmato diversi musical, cura molti giovani nelle vesti di produttore, composto canzoni per numerosi artisti e dirige un proprio studio di registrazione. Come solista ha realizzato tre album: Memorie di un pazzo (2012); Quarantena (2015, in collaborazione con Radio Amore) e Amanapoli (2016, in coppia con Flora Contento). Amanapoli è stato anche un programma tv per una tv locale napoletana, che avrebbe meritato maggiore fortuna. Questo nuovo brano, che è stato accompagnato dalla presenza di un simpatico videoclip, è intriso di una tenera nostalgia che non scade in un passatismo musicale e culturale.