Xiaomi ha annunciato la sua relazione finanziaria per il secondo trimestre conclusosi il 30 giugno. L’ultimo sondaggio mostra che il fatturato totale è di 87,8 miliardi di yuan, con un aumento del 64,0% rispetto all’anno precedente. L’utile netto rettificato è stato di 6,3 miliardi di yuan, con un aumento su base annua dell’87,4%. I numeri sono una diretta conseguenza del decollo dei brand cinesi, anche in Europa. Nel solo secondo trimestre del 2021, Xiaomi è diventato il primo produttore di smartphone nel Vecchio Mondo con una quota di mercato del 28,5%. Quella volta, per la prima volta nella sua storia, ha superato i due marchi Apple e Samsung che hanno diviso il segmento di mercato negli ultimi anni. Tenendo conto dell’andamento generale dell’Europa occidentale, Xiaomi è al terzo posto, con una quota globale del 22,2%.
Meglio ancora in Europa centrale e orientale, dove il gruppo tocca una quota di mercato del 36,4%. “Durante il secondo trimestre del 2021, la nostra strategia ci ha permesso di raggiungere prestazioni eccezionali – si legge nella nota della Xiaomi Corporation – guardando al futuro, continueremo a rafforzare il programma di investimenti, reclutando e promuovendo talenti, con una maggiore offerta di smartphone premium. Vogliamo anche migliorare la connettività tra i nostri smartphone e prodotti IoT, per offrire un’esperienza fluida in tutta la nostra gamma di prodotti”.