È un altro angolo di quella che può essere definita la vera e propria perla dell’Umbria, un borgo che sembra uscito da una fiaba: Rasiglia. Siamo in provincia di Perugia, una località che, con i suoi pochi, ma orgogliosi, abitanti, e un’altitudine media di circa 648 metri sul livello del mare, è un inno alla bellezza della natura e all’ingegno dell’uomo. È conosciuta come la “Venezia dell’Umbria” o il “Borgo dei ruscelli”, e già questi soprannomi ci svelano la sua caratteristica più affascinante: l’acqua. La storia di Rasiglia è un racconto di simbiosi tra l’uomo e l’elemento vitale per eccellenza. Le sue origini risalgono al XII-XIII secolo, con una fiorente attività legata all’acqua che attraversa il borgo: mulini, gualchiere e lanifici hanno trasformato questo luogo in un importante centro di lavorazione tessile. La famiglia Trinci, che dominava la zona tra il 1305 e il 1439, contribuì allo sviluppo della rocca e delle infrastrutture legate all’acqua. Il borgo subì poi un lento declino, accelerato dalla Seconda Guerra Mondiale e dal terremoto del 1997, ma ha saputo risorgere grazie alla dedizione della comunità e a un progetto di recupero che l’ha riportato alla sua antica bellezza. Nonostante le sue dimensioni ridotte, Rasiglia è un vero e proprio gioiello di attrazioni, quasi tutte legate all’acqua che la attraversa. I numerosi canali, ponticelli e cascate naturali che serpeggiano tra le case in pietra sono il suo marchio di fabbrica. Passeggiare per le sue vie significa fare un tuffo nel passato, tra le vecchie abitazioni e gli antichi opifici restaurati. L’Antico Opificio Tessile è una delle mete imperdibili, dove è possibile scoprire gli strumenti e le tecniche di lavorazione della lana e della tintura. Non meno affascinante è il Museo delle Acque, che racconta la storia di Rasiglia e del suo legame con l’acqua. Il Santuario di Santa Maria delle Grazie, con i suoi affreschi quattrocenteschi, è un piccolo gioiello di arte sacra.
Ma il legame con l’acqua non si esaurisce qui. I sentieri del Parco del Menotre offrono itinerari naturalistici che conducono a luoghi incantevoli come le cascate del fiume e la suggestiva Grotta dell’Abbadessa, ideale per gli amanti del trekking e della natura incontaminata. E non dimentichiamo l’esperienza unica del Presepe Vivente, un evento che si tiene ogni anno a dicembre e che trasforma il borgo in un quadro vivente. E veniamo ai piaceri della tavola. In Umbria, la gastronomia è un’arte, e Rasiglia non fa eccezione. Qui potrete gustare salumi e formaggi delle campagne umbre, paste fatte a mano come gli strangozzi al tartufo o i pici al sugo d’oca, e carni alla brace cotte con maestria. Non mancano le zuppe di legumi, come la famosa zuppa di farro, perfette per le serate più fresche. Le osterie e i piccoli ristoranti del borgo e dei dintorni sapranno deliziarvi con sapori autentici e vini locali. Arrivare a Rasiglia è semplice. Si trova a circa 18 km da Foligno, facilmente raggiungibile in auto percorrendo la strada provinciale. Per chi preferisce i mezzi pubblici, è possibile arrivare a Foligno in treno e poi proseguire in autobus. Il periodo migliore per visitare il borgo è la primavera o l’inizio dell’autunno, quando la natura si presenta al massimo del suo splendore, ma ogni stagione regala un’atmosfera unica. Rasiglia è un luogo che sembra fuori dal tempo, un piccolo angolo di paradiso dove storia, natura e tradizioni si fondono in un’armonia perfetta.