Massimo Garavaglia (in foto), ministro del Turismo, ha firmato il decreto ministeriale che riunisce 450 milioni a favore del settore. Dopo mesi di stallo, lo sblocco delle risorse stanziate dal governo a favore di fiere e congressi, sembra essere giunto al termine. I due settore risultano tra i più colpiti dalla pandemia. Garavaglia approvato il decreto ministeriale in cui indica le condizioni e i requisiti necessari per richiedere i contributi in favore del sistema fieristico e congressuale, e riunisce in un’unica procedura l’assegnazione di 350 milioni complessivi stanziati l’anno scorso, oltre a 100 milioni di nuovi ristori, stanziati per il 2021.
Nei prossimi giorni sarà quindi pubblicato l’Avviso contenente le modalità e le scadenze per la presentazione delle istanze di contributo. E sempre nei prossimi giorni è atteso anche il via libera da Bruxelles alla deroga sugli aiuti di Stato, che a oggi permette a ogni operatore fieristico (società organizzatrice o anche proprietaria dei quartieri espositivi) di ricevere fino a un massimo di 10 milioni di euro di risarcimenti a fondo perduto per coprire le perdite dovute alla pandemia.
I player maggiori, però (tra questi Milano, Bologna, Rimini-Vicenza e Verona), insieme hanno perso più di 400 milioni di euro di ricavi nel 2020 e fino a oggi hanno ricevuto solo un povero risarcimento. Eppure, i fondi stanziati dall’attuale esecutivo e da quello precedente ci sono, non solo, risultano essere anche cospicui (circa 480 milioni), ma finora non era stato possibile accedervi, sia per mancanza dei decreti attuativi, sia per i vincoli sugli aiuti di Stato importi dall’Unione europea.
La firma del decreto da parte di Garavaglia segna quindi un importante passo avanti per dare concretezza ai sostegni. Si resta però in attesa dell’autorizzazione definitiva da parte di Bruxelles, sulla quale c’è grande fiducia da parte del mondo fieristico, considerando che un’analoga deroga è già stata concessa alla Germania lo scorso gennaio.