Clubhouse, sedici mesi dopo il suo debutto, esce dalla fase beta e rimuove il sistema di accesso limitato e le liste d’attesa. Per ufficializzare il cambiamento, l’azienda ha presentato anche un nuovo logo e un sito web, www.clubhouse.com.
“Abbiamo sempre voluto che Clubhouse fosse aperto. Tutti nel mondo dovrebbero avere accesso alle conversazioni che più interessano. E le migliori stanze di Clubhouse sono quelle in cui incontri persone molto al di fuori della tua cerchia sociale, con punti di vista ed esperienze di vita molto diverse, in grado di cambiare la tua prospettiva sul mondo. Chi ha già creato un club può condividere il link senza limiti, i creator che hanno già un pubblico affezionato possono espandere ulteriormente la platea di ascoltatori, chi organizza un evento pubblico può pubblicizzarlo consentendo a tutti gli interessati di partecipare”, si legge nel blog post che annuncia la novità.
Il sistema a inviti è stato un elemento importante per Clubhouse, motivato dalla necessità di crescere in modo controllato per evitare crash. La piattaforma di social audio ha avuto ottimi risultati durante il suo primo anno di vita: il team è passato da 8 a 58 persone e il numero delle stanze giornaliere è passato da 50.000 a 500.00.
“Nel frattempo, la dimensione delle community e dei club continua a crescere ogni giorno, in tutto il mondo, in ogni sorta di modo, spesso sorprendente. È incredibilmente eccitante, ma sappiamo di avere molto altro da fare e molto altro da costruire nelle prossime settimane, mesi e anni”, si legge in proposito nel post firmato dai fondatori di Clubhouse, Paul Davison e Rohan Seth.