L’amministratore delegato di Whirlpool Italia, oltre che dell’area Emea, Luigi La Morgia, ha sottolineato in un’intervista al Corriere della Sera, quanto, nonostante l’impossibilità di tornare indietro sulla decisione dello stabilimento di Napoli, l’Italia resti centrale per Whirlpool.
Ha spiegato nel corso dell’intervista che l’attività produttiva è già terminata a fine ottobre e non è possibile tornare indietro. Nonostante i grandi sforzi dell’azienda per cercare di far funzionare le cose, le lavatrici di alta gamma prodotte a Napoli non hanno più mercato da ormai due anni, motivo per cui la produzione nello stabilimento di Napoli non ha futuro. 100 milioni di euro è la cifra che è stata investita negli ultimi dieci anni dall’azienda americana solo per lo stabilimento di Napoli mentre 800 milioni sono stati investiti sull’Italia dal 2015 a oggi, di cui 280 negli ultimi tre anni. L’intenzione dell’azienda è di continuare su questa strada restando il primo produttore di elettrodomestici in Italia. La Morgia conclude l’intervista affermando che l’impegno di una multinazionale nei confronti di una nazione è legato al valore che essa è in grado di generare, ma nonostante questo, Whirlpool non può esimersi dal fare i conti con il mercato e per quanto riguarda la ricollocazione dei lavoratori di Napoli si è detto disponibile al confronto.