Da fonti sindacali si apprende che dal prossimo 1 luglio Whirlpool avvierà il licenziamento collettivo. L’azienda nel corso del tavolo Mise ha affermato che “L’avvio della procedura di licenziamento collettivo non significa che i lavoratori saranno licenziati, ma la procedura scadrà tra 70 giorni in attesa di trovare un accordo tra le parti”, hanno, inoltre, sottolineato che “fino a metà settembre i lavoratori saranno coperti da Whirlpool senza accesso ad alcun ammortizzatore sociale”.
L’azienda si è anche dichiarata pronta a supportare un processo di reindustrializzazione, sostenendo un eventuale acquirente. “L’Italia rimane strategica per Whirlpool con 5mila dipendenti” avrebbe detto la Whirlpool, sottolineando che “per oggi non c’è un eccesso di domanda che può essere spostata da altri Paesi e stabilimenti su quello di Napoli”.
Barbara Tibaldi, segretaria nazionale della Fiom, ha affermato: “Siamo a disposizione di restare seduti e confrontarci, ma chiediamo di non continuare il confronto con la pistola puntata alla tempia”, sottolineando che “se l’azienda vuole davvero continuare il confronto deve ritirare la procedura di licenziamento e il governo deve garantire la legittimità di questo tavolo, bloccando comportamenti irrispettosi e scorretti”. “L’apertura della procedura è una linea spartiacque superata la quale consideriamo finito il confronto”, ha poi aggiunto Tibaldi, aggiungendo che “occorre darsi un piano di lavoro, un ritmo e un percorso con l’impegno di non chiuderlo drasticamente come sta facendo l’azienda”.