(di Mauro della Porta Raffo) Varese, 10 giugno dell’anno secondo della pandemia. Del tutto d’accordo con il magnifico Lucio Anneo Seneca quanto al fatto che occorra studiare e imparare fino all’ultimo respiro (“Per saperlo quando morirò”), ho in questi ultimi gioiosi giorni avuto modo di in qualche modo scoprire e decisamente approfondire (non lo si fa comunque mai abbastanza e pertanto al proposito tornerò ancora e ancora) due temi, due considerazioni, due argomentazioni per me di estremo interesse.
Parlo delle Guerre Austro/Sarde e dei concetti relativi alla determinazione degli Emisferi Occidentale ed Orientale.
Di seguito, i brevi (spero non troppo brutalmente sintetici) interventi al riguardo che ho pubblicato nei miei siti.
Guerre Austro/Sarde
A ben riflettere, non male ed anzi fondata l’idea di definire le Guerre d’Indipendenza e la Prima Mondiale Austro/Sarde.
Si sono difatti contrapposti per quel relativamente lungo periodo, nell’intento di annettersi la Penisola intera, l’Impero Austriaco (dapprima, Austro Ungarico dal 1867) e, fino al 1861, il Regno di Sardegna del quale quello d’Italia, nel fatidico anno costituito, è una propaggine.
Come sappiamo, infine fu proprio il secondo a vincere grandemente contribuendo alla dissoluzione del primo.
Per inciso, Francesco Cossiga ebbe orgogliosamente più volte a sottolineare che la Dignità Regia fu definitivamente acquisita dai Savoia nel 1720 allorquando divennero appunto Re dell’Isola.
Emisferi
L’esistenza di un Polo Nord e un Polo Sud geodeticamente definibili rende inequivocabili o almeno non scambiabili tra loro le nozioni di Settentrione e Meridione.
Al contrario, l’inesistenza di un Polo Ovest e di un Polo Est costringe quelle di Occidente e Oriente a fare riferimento a un sistema sovraordinato del Globo per forza al confronto minore.
Per esempio, Emisfero Occidentale ed Emisfero Orientale presuppongono un punto di vista centrato sull’Atlantico che storicamente deriva dalla percezione dell’Europa – Madrepatria della colonizzazione delle Americhe – come Occidente della massa continentale euroasiatica.
Post scriptum: devo le sollecitazioni in merito al prezioso e appartato studioso milanese Guido Borghi che di recente mi ha contattato. Dubitoso nel farlo e in verità coinvolgente fascinatore.