Banco Bpm (nella foto, l’a. d. Giuseppe Castagna) ha chiuso il primo trimestre con ricavi core a 968 milioni, in crescita del 5,9% sullo stesso periodo dell’anno precedente e sopra anche rispetto al periodo pre-Covid. L’utile netto che si attesta a 100 milioni (151 milioni senza le componenti straordinarie legate al derisking). Nell’ambito delle misure di sostegno dell’economia, l’ammontare complessivo delle moratorie previste dal Decreto Cura Italia e dal Protocollo ABI in essere alla data del 31 marzo 2021 è pari a €11,3 miliardi, in calo di circa € 5 miliardi rispetto a € 16,2 miliardi originari, con un tasso di default sulle moratorie scadute limitato allo 0,9%. Le erogazioni assistite da garanzia statale del trimestre si attestano a € 2,7 miliardi (su un erogato complessivo di finanziamenti a medio-lungo termine di € 5,8 miliardi), portando il totale erogato di tali crediti garantiti a € 12,9 miliardi. Il Gruppo ha proseguito nel rafforzamento dell’operatività digitale della clientela nell’ambito del programma di Digital e Omnichannel Transformation “.DOT”. Nel corso del primo trimestre 2021, in particolare, si evidenziano: il pieno deployment delle nuove APP/soluzioni mobile per la clientela Privati, che hanno ricevuto particolare apprezzamento nei feedback/recensioni della clientela e nella crescita dei livelli di utilizzo; nuove release/funzionalità dei servizi online dedicati alla clientela Aziende; l’abilitazione di tutte le filiali all’attivazione della cosiddetta Digital Identity per la clientela Individuals, abilitante una progressiva relazione paperless con la Banca; la messa a disposizione per
tutta la clientela Personal di soluzioni di Offerta a Distanza in ambito consulenza finanziaria, valorizzando le semplificazioni in essere a livello normativo; il proseguimento del percorso di sviluppo delle cosiddette Omnichannel Sales, sia a livello di funzionalità/prodotti disponibili sia di supporto/valorizzazione attraverso nuovi Customer Journey Omnichannel di contatto, basati sugli advanced analytics Banco Bpm vuole accelerare ulteriormente sulla strategia di derisking del gruppo: la banca intende cedere entro giugno 1,5 miliardi di sofferenze con un progetto già in corso di perfezionamento. L’istituto ha un target complessivo di cessione di crediti non performing pari a 1,65 miliardi, ma già la cessione dei primi 1,5 miliardi “consentirà una significativa riduzione delle sofferenze, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si ridurrà da 3,1% al 31 marzo 2021 a 1,8% adjusted, portando il totale dei crediti non performing lordi da € 8,7 miliardi a € 7,2 miliardi adjusted con un npe ratio lordo in riduzione da 7,5% a 6,3% adjusted”.