La Danimarca ha sospeso in via precauzionale l’utilizzo del vaccino di AstraZeneca, in attesa di avere informazioni più chiare su problemi circolatori riscontrati in alcune persone da poco vaccinate. Le autorità sanitarie danesi hanno chiarito che al momento è troppo presto per stabilire se possa esserci un nesso tra questi episodi e la somministrazione del vaccino di AstraZeneca. Le indagini riguardano anche una “morte sospetta”, sulla quale non ci sono molte altre informazioni.
Nei giorni scorsi, l’Austria aveva annunciato di avere interrotto l’utilizzo di uno dei lotti del vaccino, sempre per alcuni casi di trombosi da approfondire. In seguito alla decisione, l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) aveva diffuso un comunicato per indicare l’assenza di elementi per sostenere che la causa delle trombosi fosse il vaccino.
Una trombosi è una condizione in cui si formano piccole masse solide nei vasi sanguigni, impedendo la normale circolazione del sangue verso i tessuti. È un problema di salute che interessa numerose persone e, stando ai dati, l’EMA segnala che negli ultimi tempi non si è registrato un aumento della sua incidenza tra la popolazione. Nell’Unione Europea sono stati rilevati 22 casi su oltre 3 milioni di individui vaccinati con AstraZeneca, un dato non difforme a quello di altri periodi e in assenza del vaccino.
In via precauzionale, anche l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha disposto un divieto di utilizzo di un lotto del vaccino di AstraZeneca, chiarendo che “al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi”. Campioni del lotto saranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), alla ricerca di eventuali anomalie. Diversi altri paesi europei hanno deciso di interrompere l’impiego del lotto indicato, o di sospendere interamente le somministrazioni con AstraZeneca in attesa delle verifiche.
Nelle ultime settimane, milioni di persone nel Regno Unito e nell’Unione Europea hanno ricevuto il vaccino di AstraZeneca, senza che si verificassero problemi. Il vaccino, come quelli degli altri produttori, in rari casi può comportare qualche effetto avverso, come febbre e mal di testa, che si risolve dopo poche ore dalla somministrazione. Nel caso di rari eventi gravi, le autorità sanitarie e di controllo effettuano indagini e approfondimenti per verificare l’eventuale ruolo del vaccino.
Prima di essere consegnato, ogni lotto viene controllato più volte dallo stabilimento che lo produce, con sistemi di verifica incrociati e che assicurano la tracciabilità delle dosi. Questi sistemi, insieme ai controlli delle autorità, servono proprio per assicurarsi che i vaccini siano sicuri e per fare rapidi approfondimenti: sarebbe un’anomalia se non ci fossero.
Il Post