Nuovo piano per il prelievo fiscale sui professionisti: non più saldo e acconto, ma un pagamento ogni 30 giorni. Cosa cambia
Una vera rivoluzione fiscale quella indicata dal presidente e dal vicepresidente della commissione Finanze alla Camera dei Deputati Luigi Marattin e Alberto Gusmeroli. Come riporta il quotidiano economico Italia Oggi, l’idea è quella di superare acconti, saldi e ritenuta del 20% per autonomi e partite Iva. L’obiettivo, in ogni caso, non è di abbandonare gli attuali calcoli, ma di effettuare i prelievi non più in due soluzioni di saldo e acconto (di giugno/luglio e di novembre), ma in dodici rate mensili corrispondenti ciascuna a un dodicesimo delle imposte da pagare dell’anno precedente. Le eventuali differenze di imposta di un anno rispetto all’anno precedente verrebbero compensate nella rateizzazione dell’anno successivo.
La novità più ghiotta, in più, sarebbe l’abolizione della ritenuta d’acconto, ossia l’anticipo che chi paga una fattura versa allo Stato per conto del professionista. Il nuovo programma è stato presentato da Marattin e Gusmeroli ai rappresentanti delle associazioni di imprese e professionisti e giunge in un momento politico particolare, con il Governo Draghi che si appresta ad avviare un percorso nuovo, anche per quanto riguarda le scelte di natura economica e fiscale. Proprio Marattin, dopo i discorsi del premier alla Camera dei Deputati e al Senato, prima di ottenere la fiducia, ha espresso la sua piena adesione ai programmi del presidente del consiglio. Il nuovo esecutivo sembra essere interessato alla sorte dei liberi professionisti, perlomeno a discuterne. Per le partite Iva si parla da tempo di una riforma complessiva che tenga conto delle numerose difficoltà affrontate da questa categoria di lavoratori, che si lamentano non solo per il fatto di essere poco tutelati, ma soprattutto per la mancanza di prospettive future.
“Accolgo con molto favore le parole di Draghi – aveva affermato a caldo Marattin – che ha inserito la riforma dell’Irpef, e del sistema fiscale in generale, al primo posto nella lista delle riforme da fare”. Il deputato di Italia Viva aveva poi aggiunto: “Il presidente Luciano D’Alfonso e io mettiamo a disposizione del Governo il lavoro che le commissioni Finanze di Camera e Senato stanno svolgendo da più di un mese (e che andrà avanti fino ad aprile) nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla riforma dell’Irpef e altri aspetti del sistema tributario, che sta vedendo la partecipazione dei migliori esperti nazionali e internazionali, delle istituzioni e delle parti sociali. Il tutto in un clima di unanime e convinta partecipazione di tutte le forze politiche”.
Ignazio Riccio, Ilgiornale.it