È ufficiale. Asos è il nuovo proprietario dei marchi Topshop, Topman, Miss Selfridge e Hiit, di cui ha rilevato gli asset di proprietà intellettuale. Sul piatto 265 milioni di sterline (poco più di 300 milioni di euro), cui si aggiungono altri 30 milioni per gli stock. A cedere il suo marchio ammiraglio e alcune altre controllate è Arcadia Group, in amministrazione controllata dagli inizi di dicembre. “Questa acquisizione – si legge nella nota di Asos – rappresenta un’opportunità strategica convincente a sostegno della nostra mission di diventare la destinazione numero uno per i ventenni amanti del fashion in tutto il mondo. Questi sono marchi forti, che hanno un’ottima risonanza sulla nostra nostra customer base. La brand equity è molto forte nel Regno Unito, ma queste realtà hanno una presenza consolidata sia negli Stati Uniti che in Germania, due dei nostri mercati chiave”.
Come anticipato dalle speculazioni delle scorse settimane, la rete di negozi fisici (gli store Uk sono circa 444, mentre nel resto del mondo se ne contano poco più di 20) non è conpremplata nell’operazione, il che potrebbe portare alla perdita di numerosi posti di lavoro.
“Lavoreremo per integrare rapidamente questi marchi nella nostra attività – prosegue la nota di Asos -. La nostra capacità di farlo è supportata dalla possibilità di utilizzare il nostro magazzino esistente e le nostre infrastrutture tecnologiche. Inoltre, trasferiremo circa 300 dipendenti attraverso partnership di progettazione, acquisto e vendita al dettaglio. Come parte del processo di integrazione, intraprenderemo una revisione approfondita della catena di fornitura per assicurarci che sia conforme ai principi del nostro programma Fashion with Integrity”.
Già oggi Asos è tra i principali partner wholesale di Topshop. Il lavoro ad oggi avviato con gli amministratori del processo di liquidazione appare nel segno della continuità della fornitura: Asos avrebbe infatti già confermato alcuni ordini di produzione per i brand. “La nostra familiarità con questi marchi e la nostra esperienza nello sviluppo e nella gestione di marchi interni – si legge sempre nel comunicato -, insieme alla nostra tecnologia ben sviluppata e all’infrastruttura di magazzino, ci dà fiducia nella nostra capacità di eseguire la transizione con la minor distruption possibile”.
La vendita di Topshop, Topman, Miss Selfridge e Hiit ad Asos lascia Burton, Dorothy Perkins e Wallis come restanti label dell’impero di Sir Philip Green ancora in cerca di acquirente. Secondo quanto riferito dalla stampa internazionale le trattative in corso vorrebbero un altro e-tailer inglese, Boohoo, in lizza per completare l’operazione, dopo aver rilevato Debenhams nelle scorse settimane.
Arcadia aveva già completato la vendita di Evans a City Chic Collective Limited, con il benestare di Deloitte.
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