‘Colpito’ dalla pandemia da Covid-19, l’aeroporto di Bologna ha chiuso il 2020 con 2 milioni 506.258 passeggeri complessivi, pari ad un decremento del 73,4% sul 2019: un dato che, informa lo stesso aeroporto, riporta il Marconi ai livelli di traffico del 1997, quando il 20% dei passeggeri volava su voli charter (oggi quasi scomparsi) e il segmento low cost non aveva ancora modificato radicalmente il trasporto aereo in Europa e in Italia. Nel dettaglio, nel 2020 i passeggeri su voli nazionali sono stati 803.289 (-59,0%), quelli su voli internazionali hanno raggiunto quota 1.698.289 (-77,2%). I movimenti aerei annuali sono stati 30.139 (-60,9%), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 43.378 tonnellate, con una riduzione dell’11,1% sul dato dell’anno precedente. Il cargo, spiega il Marconi, si conferma, quindi, il settore che ha reagito meglio alla crisi pandemica, anche grazie all’importazione di materiale sanitario.
In coerenza con le limitazioni introdotte nel corso dell’anno, nella classifica delle destinazioni più frequenti del 2020 si trovano ai primi tre posti altrettanti aeroporti italiani: Catania, Palermo e Roma Fiumicino. Seguono: Madrid, Barcellona, Londra Heathrow, Parigi Charles de Gaulle, Brindisi, Cagliari e Tirana.