Nuovo Dpcm in arrivo, cosa può cambiare dopo il 15 gennaio

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In vista della scadenza del 6 gennaio delle misure anti-Covid in vigore, si attendono nuove regole da parte del governo

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Anno nuovo, Dpcm nuovo. Si attende da parte del governo l’emanazione di nuovi decreti per sostituire quelli in scadenza. Il 7 gennaio terminano le regole anti-contagio stabilite per queste festività dal Decreto di Natale, così le regioni torneranno al sistema a zone rosse, arancioni e gialle. Il 15 gennaio decade anche il Dpcm del 3 dicembre che stabiliva chiusure e misure restrittive.

Nuovo Dpcm in arrivo, la situazione dei contagi da Covid-19
Intanto fino al 6 gennaio rimangono gli ultimi giorni con le limitazioni in vigore: per questo fine settimana l’Italia resterà in zona rossa con i divieti di spostamento disposti anche dentro il proprio comune, ad eccezione di quelli per motivi di lavoro, salute e necessità e le deroghe per le visite di amici e parenti da motivare nell’autocertificazione.

Lunedì 4 gennaio tutto il Paese sarà per un giorno in zona arancione, con l’attenuazione delle misure restrittive, per poi tornare nuovamente in zona rossa per due giorni. Dopo l’Epifania sono da stabilire nuove regole in base agli sviluppi del quadro epidemiologico.

Dall’ultimo monitoraggio dell’Iss, riferito al periodo 22-27 dicembre emerge una curva dei contagi da Covid-19 non ancora sotto controllo: sei regioni presentano un indice di trasmissione Rt pari o sopra l’1. Tre di queste in particolare Veneto, Liguria e Calabria rischierebbero di non uscire dalla zona rossa, mentre Lombardia, Puglia e Basilicata potrebbero finire in zona arancione.

Il ministro della Salute ha già dichiarato che sarà ripristinato il sistema di zone a colori, probabilmente tramite un’ordinanza del ministero. Sarà la Cabina di regia a ridosso dell’Epifania a stabilire il colore da assegnare alle regioni in base ai dati dell’ultimo monitoraggio.

Nell’ultimo bollettino il rapporto tra positivi e tamponi è arrivato a quota 14,1% rispetto al 12,6% del giorno precedente, con 22mila contagi nelle ultime 24 ore, e rimane alto il numero dei morti, 462 deceduti registrati. Anche se la pressione sugli ospedali nelle ultime settimane si è assestata sui livelli di guardia indicati dall’Iss, ovvero 30% di ricoverati in terapia intensiva e 40% negli altri reparti, l’emergenza sanitaria diminuisce con difficoltà.

Nuovo Dpcm in arrivo, le ipotesi
Le previsioni sono che dal 7 gennaio possano riaprire i negozi col ritorno all’orario di chiusura tra le 19,30 e le 20. Rimarrebbero invece chiusi i centri commerciali. Dopo la befana anche bar e ristoranti dovrebbero riaprire, ma fino alle 18 e mantenendo le regole già previste: sedere al massimo in quattro al tavolo e indossare la mascherina quando non si mangia; consentiti asporto e la consegna a domicilio. Sempre dal 7 gennaio per gli studenti dovrebbe tornare l’attività in presenza a scuola, anche se al 50% per gli istituti superiori.

Il 15 gennaio verrà molto probabilmente rinnovato il coprifuoco dalle 22 alle 5, l’obbligo di mantenere la mascherina indossata sia all’aperto sia al chiuso e di mantenere la distanza di almeno un metro. Così come rimarrà il divieto di assembramento e la possibilità da parte dei sindaci di chiudere strade e piazze a rischio affollamenti. Inoltre bus e metropolitane continueranno ad operare con riempimento massimo del 50 per cento della loro capienza.

Infine il Cts dovrà valutare il via libera alle attività rimaste chiuse finora come quelle riguardanti i settori dello sport e dello spettacolo. Dopo il rinvio dell’apertura degli impianti sciistici, che avrebbero dovuto riprendere la stagione il 7 gennaio, gli esperti si dovranno esprimere su palestre, piscine, teatri e cinema. Più probabile ad ora la riapertura dei musei con ingressi contingentati.


Libero.it