L’agenzia spaziale mette in cantiere un nuovo veicolo tutto fare: “Dovrà essere un fuoristrada elettrico in grado di fare qualsiasi cosa”
Si chiama “Artemis” ed è il nuovo programma di esplorazione lunare appena lanciato dalla Nasa per dare una svolta alla ricerca scientifica. Un programma talmente avanzato che ha spinto l’agenzia spaziale a chiedere ufficialmente aiuto alle case automobilistiche per progettare il veicolo che consentirà agli astronauti di esplorare in modo sicuro e affidabile il terreno lunare già nel 2024.
“Ci stiamo rivolgendo all’industria automotive per avere entusiasmanti approcci e per sfruttare i sistemi esistenti qui sulla Terra, inclusi i mezzi di contrasto, i veicoli militari o ricreativi, che potrebbero essere modificati per l’uso nello spazio per migliorare la nostra architettura di mobilità”, ha spiegato Steve Clarke, il numero due della NASA.
D’altra parte è vero che le linee guida sono ampie e relativamente semplici (il prossimo rover lunare non sarà depressurizzato, il che significa che sarà una “spider” e deve essere elettrico) ma poi il mezzo si dovrà muovere senza sforzo su un terreno estremamente impegnativo.
Ovviamente le case automobilistiche non hanno nessun prototipo che si avvicini – anche lontanamente – a una cosa del genere, ma la tecnologia usata su molti prototipi potrebbe essere perfetta per il lunar rover. Vedremo.
Di certo le tappe per la realizzazione sono serrate: i primi astronauti dovrebbero usare questa “auto” già nel 2024 e poi prepararsi per l’atterraggio su Marte negli anni ’30.
E anche per questo la NASA spera che il programma di realizzazione del rover lunare finisca per influire sulla tecnologia delle auto progettate per il nostro pianeta. Come d’altra parte è già successo con la Chevrolet Volt che a dettta della GM è nata anche grazie all’esperienza fatta con i veicoli lunari negli anni ’70. Cosa abbia preso la “nostra” auto elettica dal veicolo lunare rimane un mistero. Ma se lo dice la GM…
Repubblica.it