Arriva una norma anti-fallimenti Covid per le imprese italiane. L’emendamento alla legge di Bilancio del Pd, a prima firma di Gianni Dal Moro, che ha sostituito Pier Carlo Padoan, che sarà esaminato in Commissione Bilancio nell’ambito della manovra è all’attenzione del Tesoro.
Lo “scudo” anti falli-menti consente di spalmare i costi fissi sostenuti nell’anno terribile 2020 nei prossimi cinque anni: la conseguenza è che i costi fissi (dalla luce, al telefono, al personale, all’affitto) ridotti ad un quinto non farebbero più “sballare” i conti di quest’anno. In altre parole i costi, in versione virtualmente ridotta, non supererebbero più i ricavi, non getterebbero in rosso i conti delle aziende e non intaccherebbero il capitale evitando ricapitalizzazioni costose e, in molti casi, fallimenti.
La questione, che si manifesterà con tutta la sua forza nella primavera del prossimo anno quando le società faranno i bilanci, è di grande rilevanza e potrebbe investire molte piccole e medie aziende italiane.
Secondo la Banca d’Italia alla fine di quest’anno il 12,4 per cento delle aziende italiane si troverebbe in condizioni di insufficienza patrimoniale e lo stesso Mario Draghi, nel suo intervento al G30, ha sottolineato l’esigenza d intervenire perché molte imprese sono sull’orlo del precipizio in termini di solvi-bilità, situazione che fino ad oggi è stata tamponata dalla massiccia immissione di liquidità.
Roberto Petrini, Repubblica.it