Novità sul processo “Algeria”. Era iniziato nel 2015, le indagini sono iniziate nel 2011. quindi 10 anni in totale. a gennaio c’è stata l’assoluzione in terzo grado sia per Saipem che per Eni. A giugno la procura ha fatto un ricorso in cassazione di rivedere il processo solo per Saipem e oggi La Corte di Cassazione si è pronunciata in merito a quel ricorso. La Cassazione ha respinto integralmente il ricorso, che chiedeva nello specifico l’annullamento della sentenza di secondo grado con la quale la Corte di Appello di Milano, il 15 gennaio 2020, aveva assolto le persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando, tra l’altro, con riferimento all’ipotesi di reato di corruzione internazionale, l’insussistenza dell’illecito amministrativo contestato ex D.Lgs n. 231/2001 a Saipem S.p.A. (nella foto, l’a. d. Stefano Cao) perché il fatto non sussiste e revocando, conseguentemente, la condanna alla confisca del prezzo del reato per circa 197 milioni di euro e al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, che erano state disposte in primo grado dal Tribunale di Milano.
Saipem esprime soddisfazione per l’odierna decisione della Corte di Cassazione, che conclude definitivamente il procedimento “Algeria” con l’assoluzione di Saipem.