(di Tiziano Rapanà) Il Natale sembra vicino, eppure è lontanissimo. Quest’anno non si riesce a cogliere lo spirito tipico del tempo di festa. Con un virus protagonista della scena, dopotutto si può fare a meno dell’immagine di Babbo Natale che svolazza con la slitta nei cieli del mondo per consegnare i regali ai bambini buoni. Cosa ci resta, dunque? Malinconia, sconforto, mera mestizia? Nessun decreto ministeriale può ridare la gioia di camminare per strada tranquillo e senza mascherina. Non è tempo di abbracci, strette di mano, pacche sulle spalle, anche la cordialità diffusa al tempo di festa è stata bandita. Vogliamo festeggiare? Lì vedete i negozi chiusi, i malati che affollano gli ospedali, il numero dei morti che vertiginosamente sale… ditemi un po’, non vi è passata la voglia di fare festa? C’è chi smania – anche legittimamente, penso ai proprietari degli stabilimenti invernali – affinché riprenda la stagione sciistica, chi rivuole il via vai dei negozi, chi spera nel rumorìo provocato da adulti e bambini che scartano i regali. Ma i tempi non sono più quelli. Ci aspetta una transizione e poi ci tocca il tempo delle macerie economiche, sociali, culturali. Forse eccedo nell’esercizio del pessimismo, ma questo vedo. Non voglio angosciarvi più del dovuto. Forse è giusto ripararsi nel porticato della consolazione e scordare, talvolta, le angosce del quotidiano. Un film fa il nostro caso. Anzi, no, un film non basta: meglio un ventaglio di occasioni comiche offerte da Amazon Prime Video, che ha voluto inserire nel suo catalogo alcuni dai più famosi cinepanettoni prodotti da Filmauro. Sono titoli che molti di voi conoscono: Vacanze di Natale, Yuppies, Vacanze di Natale ’95, Vacanze di Natale 2000, Merry Christmas, Natale a Miami e Natale a New York. Quasi tutti i film rendicontano il trionfo comico di Boldi e De Sica, coppia cinematografica fortunatissima che per trent’anni ha preso parte a lavori campioni di incassi. Un tempo li avrei definiti golden boys del cinema italiano, ma pare che questo inglesismo sia caduto in disuso. Nei film Massimo Boldi interpretava di solito il milanese buono, marito fedele e padre chioccia; De Sica, invece, era il romano furbacchione con il piede in due scarpe e moglie e amante al seguito. Entrambi si sono un po’ tolti i fortunati cliché di dosso, soprattutto De Sica che ha deciso di ritagliarsi ruoli più complessi in commedie dalla trama più strutturata. Nel mare magnum cinepanettonaro, fatto di volti più o meno noti, segnalo la presenza di Enzo Salvi cinematograficamente nato in Vacanze di Natale 2000. Romano di Ostia, noto per aver inventato la maschera del tossico Er Cipolla, Salvi è una presenza iconica del genere che ha preso parte a quindici film di Natale. I suoi sketch sono diventati oggetto di culto per fan adoranti, che si tramandano le battute su WhatsApp. Su Amazon Prime Video troverete un bel po’ di film che l’hanno visto tra gli interpreti. Sono contento di poter riguardare i cinepanettoni in tv. Sono film che hanno fatto la storia. Dio benedica gli inventori del genere.