La pandemia fa scivolare il mercato del lusso nel 2020 che subisce un calo senza precedenti, dal -21 fino al -25% rispetto al 2019. Numeri mai visti nel settore. Che comunque prevede il ritorno ai livelli del 2019 alla fine del 2022 o 2023. I dati sono emersi durante il 19esimo osservatorio Altagamma che fotografa l’andamento e le previsioni del mercato mondiale dei beni di lusso. L’Altagamma-Bain Worldwide Market Monitor 2020, ha mostrato che nel mercato dei beni di lusso personali c’è stata la prima contrazione in 10 anni a causa del crisi portata dal Covid, con una perdita di 217 miliardi (-23% lo scenario base). La flessione del 50% nel secondo trimestre dell’anno, minimo mai raggiunto in questo mercato, si confronta con una performance in recupero nel terzo trimestre. Un margine di incertezza resta per il periodo delle festività natalizie quando ci potrebbe essere un miglioramento, che comunque è atteso nel 2021: si vede già la “luce in fondo al tunnel” per il presidente di Altagamma Lunelli. L’anno prossimo dunque, nelle previsioni, potrà essere l’anno della parziale ripresa anche se molto dipende dalle restrizioni imposte dalla pandemia, soprattutto allo spostamento dei flussi turistici “che sono il vero driver” non solo quelli diretti in Italia ma anche “intra region” tra Cina e Giappone per esempio. Dunque, servirà almeno un anno per risollevare il settore. Per il 2021 si prevede un recupero del mercato rispetto al minimo raggiunto nel 2020, sebbene parziale, con una previsione di crescita che varia dal +10/+12% al +17/+19%, a seconda della ripresa di acquisti turistici e domestici. E guardando oltre il 2021 si prevedono “ritorni ai livelli del 2019 alla fine del 2022 o 2023 ma questo dipende da diversi fattori. Intanto “Quest’anno si è bruciato il 60 % della redditività del comparto” con un possibile recupero l’anno prossimo di circa metà di tale perdita.