
Coniugare l’alta formazione con la ricerca applicata per creare sviluppo, innovazione e lavoro nel campo della medicina. Con questa sfida ambiziosa parte ‘HI’, acronimo di Healthtech innovation, il polo per lo sviluppo delle tecnologie per la salute, nato dalla collaborazione tra l’università Federico II di Napoli e Medtronic. Dopo Apple e Cisco, il campus di San Giovanni a Teduccio apre le porte a un nuovo settore, diventato ancora più centrale sull’onda della pandemia. “Il Covid ha accelerato l’esigenza di investire in tecnologie per la salute e creare ponti per la formazione – fa notare il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, intervenendo in videoconferenza alla presentazione – eventi traumatici, come quello che stiamo vivendo, fanno emergere punti di forza e debolezza, ma fanno comprendere anche a tutti che ci sono delle priorità. Avere oggi competenza, capacità di investimento e innovazione significa avere più sicurezza sanitaria per tutti”. Il presidente e ad di Medtronic Italia, Michele Perrino, evidenzia come la cura e l’assistenza siano, oggi più che mai, “temi chiave per lo sviluppo del Paese”. “Abbiamo creduto fortemente in questo progetto – spiega – perché la qualità clinica del nostro Paese non arrivava più sul mercato. Durante la pandemia abbiamo notato che l’Italia stava perdendo la capacità di tradurre l’ingegno in impresa, mentre è importante avere un settore medtech sviluppato, per l’occupazione e per la crescita, ma anche in funzione strategica, per non dipendere da altri in questo momento storico delicato: il nostro è un progetto di responsabilità sociale”. I dati relativi alle immatricolazioni dell’ateneo napoletano, spingono il rettore Matteo Lorito, nella foto, a sottolineare che “c’è grande fame di alta formazione e conoscenza. Se poi parliamo di mettere in discussione i modelli attuali, noi siamo specialisti in questo. Raccogliamo tutte le discipline del sapere e lavoriamo alla creazione di modelli migliori e più avanzati”. Il direttore del Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati (Cesma), Leopoldo Angrisani, fa notare che l’area dell’healthcare e delle tecnologie mediche non era finora presente all’interno del campus. L’hub offrirà servizi per la formazione e di supporto alle imprese, start up o già avviate. Il campus è munito di uno spazio fisico adibito allo scambio di esperienze e competenze tra imprese campane, italiane o internazionali, operanti nell’ambito del medtech. Tra i primi progetti di Healthtech innovation hub prende il via in questi giorni il master ‘Make’ (Medtronic advanced knowledge experience) Napoli, un percorso formativo per laureati in materie scientifiche ed economico-sociali e residenti nel Sud Italia. Il master è incentrato sullo studio e la pratica delle tecnologie per la salute e finalizzato a sviluppare le competenze per affrontare le nuove sfide della medicina dopo la pandemia del Covid-19.