Potrebbero essere in un numero nettamente superiore a quello consentito i monopattini in sharing che si trovano per le strade di Milano. Lo rivelano i dati raccolti dalla Procura di Milano che ha aperto un fascicolo conoscitivo in seguito ai numerosi incidenti che si sono verificati negli ultimi mesi. Le compagnie di “free floating” infatti ne concordano con il Comune un numero, ma poi si sospetta che ne lascino a noleggio metodicamente un numero superiore. Secondo alcuni dati che il dipartimento di Tutela della Salute della Procura (guidato dall’Aggiunto,, Tiziana Siciliano) ha richiesto e ottenuto, ogni società ha a disposizione uno slot da 750 monopattini, ma una, ad esempio, dichiara di possedere una flotta totale di 1430 unità; un’altra invece può contare su oltre 200 mezzi in più rispetto a quelli previsti. La quota che le società pagano al Comune per ogni unità a disposizione si limita però soltanto ai 750 consentiti e in teoria non si potrebbe avere mezzi in eccedenza in magazzino, essendo poi complicato verificare che non vengano poi effettivamente messi in strada. Tra i problemi segnalati dai cittadini anche il “parcheggio selvaggio” sui marciapiedi, fuori dai luoghi deputati, come le rastrelliere e lungo i marciapiedi o in corrispondenza degli scivoli dei disabili.