Ieri l’allenatore della Juventus Andrea Pirlo, reduce dal pareggio con la Roma in rimonta, è stato presente a Gussago (Brescia) per l’inaugurazione del centro di riabilitazione delle malattie neuromuscolari «Nemo». Il tecnico è arrivato attorno alle 14 ha inaugurato la palestra che intitolata al “maestro” dove è stata scoperta una targa con incisa la scritta «Grazie al capolavoro del Maestro» con accanto il numero di Pirlo, il 21. La struttura è stata costruita anche grazie alle somme raccolte con la «Notte del Maestro», la serata d’addio al calcio di Pirlo. Una parte del ricavato andò all’associazione Vialli-Mauro che destinò la cifra proprio a «Nemo». “Sono bresciano – ha detto Pirlo -, è giusto che io sia radicato. Sono andato via a 18 anni ma sono sempre tornato quando potevo. All’interno di me c’è lo spirito bresciano, quello di voler raggiungere tutti gli obiettivi a ogni costo. E anche per la lotta alla Sla speriamo di raggiungere l’obiettivo di riuscire a combatterla. Anche uno zio è morto di Sla, purtroppo ne conosco i risvolti”.