
I cittadini di Aosta, i prossimi 4 e 5 ottobre, affideranno, per la prima volta, all’esito del ballottaggio la scelta del futuro sindaco della città. Saranno, infatti, chiamati a scegliere tra Gianni Nuti, sostenuto dalle liste Union, Progetto Civico Progressista e Alliance, che ha ottenuto al primo turno il 38,8% dei voti e Giovanni Girardini, sostenuto da Rinascimento Vda, lista che ha ottenuto il 24,3% dei voti, nata all’inizio dell’anno e che ha tra i principali sostenitori Vittorio Sgarbi. Un risultato un po’ a sorpresa, quello uscito dalle urne aostane, con la Lega che alle regionali si è attestata di gran lunga come il primo partito, e che alle comunali con il candidato Sergio Togni, ha ottenuto il 20,03%. “La campagna elettorale – dice Giovanni Girardini in un messaggio su Fb – si sta facendo un po’ troppo calda: ci sono tanti attacchi personali determinati dalla paura di perdere una città che è in mano alle stesse persone e agli stessi gruppi da 30 anni, che non si sono mai dovuti preoccupare di andare al ballottaggio. Io è la prima volta che mi presento e lo faccio perchè stanco di vedere la città in questa situazione. Dall’altra parte c’è gente che è 30 anni che promette le stesse cose”. Girardini fa, quindi, un appello a non votare scheda bianca: “non votate scheda bianca, non votate scrivendo parolacce sulla scheda, scegliete da una parte o dall’altra, scegliete la democrazia”.
“Il nostro messaggio – ha, invece, sottolineato il candidato di Progetto Civico Progressista Gianni Nuti, ringraziando per i voti ricevuti – è chiaro dall’inizio: non crediamo di far risorgere i morti, non riesumiamo antiche stagioni della storia di cui hanno beneficiato in pochi per troppo tempo, non fingiamo, non illudiamo, non gridiamo alla rivoluzione – i cambiamenti radicali – perchè quelle che ci sono state in passato hanno prodotto morte e alimentato per lungo tempo regimi reazionari. Abbiamo una idea di città in rapida evoluzione, aperta, ricca e vitale abitata da cittadini che cercano concordanza e unità”.