(di Tiziano Rapanà) Contro la frenesia della vita ultramoderna, torniamo alla terra. Chi vi scrive non è apocalittico né integrato, è impossibile aderire a queste due scuole di pensiero. Non sono un tipo settario e manicheo, la vita è fatta di sfumature e non si può fare a meno della tecnologia. Ma la pandemia costringe a fare una riflessione su questa vita dal sapore metropolitano. Una riflessione che percorre il sentiero della complessità. Non ci si può limitare a lanciare anatemi contro il consumismo. Troppo facile e pure inutile. Meglio osservare, capire, chi ha rifiutato di inchinarsi al mito della modernità. Conosco due ragazze straordinarie che hanno deciso di riprendere i ritmi antichi della vita montanara di un tempo Si chiamano Angela e Marina, non sono le cantanti dei Ricchi e Poveri, ma due sorelle che hanno deciso di ridare vita all’azienda agricola di famiglia, Da come una volta. Si trova nel cuore del parco nazionale della Majella, a San Nicolao una frazione di Caramanico Terme.
Perché avete scelto di intraprendere questo progetto?
Volevamo migliorare la qualità della nostra vita.
Avete cominciato da zero…
Ricominciato, semmai. Abbiamo ripreso l’attività di famiglia.
Come è strutturata la vostra azienda?
Abbiamo l’allevamento di pecore e agnelli, il caseificio aziendale con relativo punto vendita: qui vendiamo anche le carni.
Quindi vi siete buttate anima e corpo nel vostro sogno…
Avevamo una pizzeria a Caramanico, ma l’abbiamo venduta per dedicarci interamente all’azienda.
Raccontatemi la genesi della vostra ripresa.
Siamo partite con 100 pecore. Adesso abbiamo 250 capi e vorremmo arrivare a 400.
All’inizio è stata dura?
Abbiamo fatto tutto da sole. Volevamo capire tutti i passaggi di un mestiere, che fa parte del nostro Dna.
Dove pascolano le pecore?
In estate, qui sopra, al rifugio Barrasso. In inverno, le teniamo in stalla.
Raccontatemi la vostra routine.
Ci alziamo presto la mattina, ci prendiamo cura in stalla delle agnellette, andiamo in montagna per la mungitura. Riportiamo il latte in caseificio, per produrre e vendere i formaggi.
Cosa producete?
Formaggio pecorino, ricotta fresca e secca e vari formaggi speziati.
La vostra attività si limita alla vendita di prodotti caseari?
No, vendiamo anche agnelli e pecore. E nelle occasioni speciali, facciamo gli arrosticini.
Il lockdown vi ha danneggiati?
Abbiamo fatto dei sacrifici, ma nel periodo pasquale abbiamo venduto gli agnelli a buona parte dell’Abruzzo.
Se non erro, organizzate degli eventi estivi.
Sì, ma non solo in estate. Recentemente abbiamo festeggiamo la notte di San Lorenzo. E adesso stiamo organizzando le serate del Caramountain.
C’è qualcuno che vi aiuta, in azienda?
Sì, abbiamo un operaio. Lavora, con noi, da aprile e resterà fino a novembre. Si occupa esclusivamente del pascolo degli animali.
Come passate il vostro tempo libero?
Non ne abbiamo tanto, siamo mamme e mogli…
Ditemi almeno come vi piacerebbe passare il tempo libero.
Ci piacciono le cose semplici. Talvolta ci accontentiamo di fare una passeggiata.
Siete felici?
Sì.