Il progetto è nato prima della diffusione della pandemia, e mentre l’Italia era in pieno lockdown, ad aprile scorso, veniva acquisito lo stabilimento nel nucleo industriale di Nusco per avviare l’impresa. Il prossimo 1 ottobre la Schlote Automotive Italia entrerà in produzione. La newco del settore automotive che sarà impegnata in lavorazioni meccaniche, lavaggio, impregnazione, assemblaggio, prova di tenuta e controllo qualità dei prodotti pressofusi forniti da Siripress, prevede a pieno regime 150 addetti altamente specializzati. L’investimento ammonta a 52 milioni di euro ed è il primo passo verso la realizzazione di un polo della pressofusione in Irpinia. L’operazione coinvolge tre grandi gruppi industriali che vede insieme produttore e maggior cliente. La collaborazione tra il gruppo leader tedesco nelle lavorazioni meccaniche di precisione e componenti per telai e trasmissioni di auto Schlote, la società tedesca del gruppo cinese Baic, la Bohai Trimet specializzata nella produzione di componenti per il comparto automotive e Sirpress, azienda italiana del gruppo Sira Industrie, leader nella produzione di stampi e getti pressofusi in alluminio per automotive. “Da più di 50 anni ci occupiamo di componenti di precisione e la nostra missione è avere successo con tecnologie innovative – spiega il presidente del gruppo tedesco, Jürgen Schlote – e siamo qui per costruire qualcosa in più, vogliamo installare nuove tecnologie. Lo stabilimento di Nusco verrà sviluppato per una capacità produttiva di un milione di pezzi all’anno”. Quarantamila metri quadrati, di cui 14mila coperti, 150 tra tecnici e operai che verranno formati con stage in Italia e in Germania, 5 linee produttive completamente automatizzate, 10 macchine per ogni linea: sono questi i numeri del piano quinquennale dell’operazione Schlote Automotive Italia che per conto di Bohai Trimet eseguirà le lavorazioni meccaniche sui getti pressofusi realizzati da Sirpress che confluiranno negli stabilimenti Magna PT a Bari, per essere sottoposti ad assemblaggio e distribuzione alle principali case automobilistiche. “Ci voleva coraggio, Covid o non Covid – sottolinea il presidente di Sia Industrie, Valerio Gruppioni – se l’immobile è stata acquistato durante il lockdown, la volontà era davvero forte e i tempi per la produzione stretti. Da ottobre ci sarà un polo che potrà rifornire il meridione ma potrà anche esportare, come stiamo facendo in Germania”.