Webuild, tempo di bilanci. I Ricavi relativi al primo semestre 2020 sono pari a € 2.213,1 milioni. I principali contributi alla formazione dei ricavi del periodo sono riferibili ad alcuni grandi progetti tra cui, in particolare, quelli del Gruppo Lane, i lavori dell’Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria relativa alla linea Milano – Genova, le commesse attive in Etiopia, i lavori in Australia per la progettazione, costruzione e manutenzione della linea metropolitana di Perth e per la realizzazione dei lavori di ingegneria civile e elettromeccanica dell’impianto idroelettrico di Snowy 2.0., i lavori in Arabia Saudita tra cui la progettazione e la costruzione della nuova linea della metropolitana di Riyadh, nonché il progetto di realizzazione della diga di Rogun in Tagikistan. L’EBITDA del primo semestre 2020 è pari a € 110,9 milioni (€ 238,6 milioni), mentre l’EBIT è pari a € 35,3 milioni (€ 137,8 milioni). Negli ultimi mesi, sono state avviate discussioni con i committenti per concordare alcuni aspetti di gestione contrattuale con particolare riferimento alla definizione dei ritardi conseguenti ai fermi cantiere e alle correlate inefficienze e per avviare l’iter di riconoscimento dei costi aggiuntivi conseguenti alla situazione di crisi e ad oggi gravanti quasi per intero sul gruppo Webuild. La gestione finanziaria evidenzia oneri finanziari netti per circa € 48,6 milioni rispetto a € 26,8 milioni del primo semestre 2019. Tale voce comprende: – oneri finanziari per € 76,8 milioni (€ 58,0 milioni); – risultato della gestione valutaria negativo, pari a € 14,5 milioni (positivo per € 9,0 milioni) principalmente riconducibili all’andamento delle valute dei paesi in America Latina fortemente influenzate dalla crisi sanitaria; parzialmente compensati da – proventi finanziari per € 42,6 milioni (€ 22,2 milioni). L’incremento degli oneri finanziari è principalmente riconducibile alla valutazione di alcuni crediti finanziari in essere al 30 giugno 2020. Le priorità del Gruppo sono state e continuano ad essere la tutela della salute dei propri dipendenti e partners, il mantenimento della continuità del business e la mitigazione degli impatti finanziari. In tale contesto, il Gruppo Webuild ha continuato ad operare portando avanti progetti di rilevanza strategica e sociale, svolgendo un ruolo fondamentale per il rilancio degli investimenti infrastrutturali del Paese. In particolare, è proseguita la ricostruzione del Ponte di Genova, cantiere in cui, a partire dal mese di marzo 2020, sono stati compiuti importanti sforzi organizzativi per contrastare gli impatti negativi legati all’emergenza. Grazie all’impegno di oltre 1.000 persone, è stato quindi possibile completare la struttura del ponte in sicurezza, in tempi mai sperimentati prima e con la massima attenzione alla qualità dell’opera. È altresì proseguita l’operazione di investimento in Astaldi, la cui realizzazione è uno snodo fondamentale del Progetto Italia. Tale operazione, attraverso un percorso complesso e lungo circa due anni, ha visto il primo grande traguardo ad aprile scorso allorché i creditori si sono riuniti per discutere la proposta concordataria, approvata poi nell’adunanza di creditori con il 69,4% dei voti favorevoli, e conclusosi positivamente con il decreto irrevocabile e con efficacia immediata, di omologa del concordato preventivo in continuità di Astaldi, pubblicato dal Tribunale di Roma lo scorso 17 luglio 2020. Un percorso a valle del quale Webuild, entro il 2020, diventerà il socio di maggioranza della nuova Astaldi attraverso un aumento di capitale, dando vita così ad un Gruppo che oggi rappresenta una delle più grandi aziende europee del settore, con un portafoglio ordini construction di circa € 33,8 miliardi, circa 70.000 persone a livello globale, in quasi 110 progetti in corso nel mondo, oltre 13.500 km costruiti di ferrovie e metro, 80.000 km di strade, quasi 1.000 km di ponti, 313 dighe ed impianti idroelettrici. È stato inaugurato il nuovo cantiere della Strada Statale Jonica, per un valore di € 980 milioni, progetto chiave per lo sviluppo della mobilità nel Sud Italia, nonché riavviati i lavori del Nodo Ferroviario di Genova, opera del valore di € 120 milioni, importante per il rilancio della Liguria. Per Pietro Salini, ad di Webuild, “I risultati di questo semestre e le prospettive su cui abbiamo lavorato in questi mesi ci confermano che siamo sulla giusta strada per affrontare una congiuntura globale difficile, di fronte alla quale siamo pronti ad ampliare le nostre dimensioni e cogliere le migliori opportunità in Italia e nei mercati che stanno investendo di più in infrastrutture in funzione anticiclica. Nessuno poteva prevedere la pandemia, ma noi già da quasi due anni abbiamo lavorato ad un progetto unico per il settore: con Progetto Italia abbiamo messo insieme istituzioni, banche, imprese, per creare un gruppo più grande e più solido, pronto a diventare uno dei più grandi in Europa, ed oggi siamo pronti ad affrontare con metodo e determinazione le sfide future.